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Ben Shelton e Jannik Sinner si incontrano per la quinta volta, la seconda a Shanghai. La presentazione e le chiavi della sfida
di Alessandro Mastroluca | 08 ottobre 2024
Ben Shelton festeggerà il 22mo compleanno sfidando per la quinta volta in carriera Jannik Sinner. In palio, nel primo match in programma il 9 ottobre (6.30 del mattino ora italiana, aggiornamenti in diretta sul nostro sito) i quarti di finale a Shanghai, penultimo Masters 1000 della stagione. Un anno fa, agli ottavi proprio a Shanghai, lo statunitense ha ottenuto quella che rimane la sua unica vittoria negli scontri diretti. Quel giorno Jannik era numero 4 del mondo: ancora oggi è il giocatore con la miglior classifica che lo statunitense abbia sconfitto in carriera.
"Sono davvero carico. Di solito tendo a non guardare il tabellone ultimamente, ma finita la partita gli ho dato un'occhiata. Non prima di scendere in campo però, non lo sapevo. Penso sia sempre una grande opportunità poter sfidare uno dei primi tre giocatori al mondo, in questo caso il n.1 che quest'anno ha vinto ben due Slam, e sarà di certo una gran bella sfida - ha detto Shelton dopo la vittoria su Roberto Carballes Baena -. Ho bei ricordi del match dello scorso anno, quest'anno lo avrò già rivisto un paio di volte e non vedo l'ora di scendere in campo. Di sicuro ci sarà da divertirsi".
L'incrocio fra i due è sempre affascinante perché Shelton e Sinner, come ha scritto Vincenzo Martucci su SuperTennis, non potrebbero essere più diversi. E gli opposti attraggono.
"Dal fisico, ai colori, dai comportamenti alla personalità, sono agli opposti sin dalla nascita, per quanto possano essere lontani San Candido, montagne delle Dolomiti, neve, temperatura spesso bassina, e Gainsville, Florida, caldo umido all’aperto, area condizionata a manetta al coperto - ha scritto -. Sono lontanissimi anche nella famiglia, o almeno nei genitori: l’italiano, allevato in modo spartano da papà Hanspeter (cuoco) e mamma Siglinde (cameriera al Rifugio Fondovalle in Val Fiscalina), entrambe ignari di sport in generale, molto più attenti a inculcare al figlio educazione e rispetto, l’americano, coccolato da papà Brian (ex top 60 ATP) e mamma Lisa (ex tennista di college), strafelici di avere un erede così precoce e così forte. Con Sinner che ha saltato scuole tradizionali e circuito juniores, mentre Shelton jr s’è trasferito di botto dal college all’ATP Tour".
La differenza di tennis è emersa nell'ottavo di finale di un anno fa. Allora Shelton fu superiore con i colpi di inizio gioco anche grazie a un inusuale vantaggio competitivo in risposta.
Ma il suo punto di forza rimane il servizio con quel movimento così particolare, l'aspetto più personale del suo tennis. Il pendolo preparatorio fissa e ordina i tempi prima della fase successiva: Ben si lancia la palla e tende il braccio destro in alto e in avanti; intanto piega il braccio sinistro all'indietro con il gomito alto e porta il piede sinistro verso quello destro. Li tiene attaccati, paralleli alla linea di fondo.
Ma il suo punto di forza rimane il servizio con quel movimento così particolare, l'aspetto più personale del suo tennis. Il pendolo preparatorio fissa e ordina i tempi prima della fase successiva: Ben si lancia la palla e tende il braccio destro in alto e in avanti; intanto piega il braccio sinistro all'indietro con il gomito alto e porta il piede sinistro verso quello destro. Li tiene attaccati, paralleli alla linea di fondo.
Poi mentre la palla è in aria Shelton piega le ginocchia e allarga le spalle. E' come vedere una fionda caricata pronta a rilasciare energia e potenza. E Shelton libera energia e potenza con tanto di salto in avanti. Quel suo particolare movimento, così esplosivo negli effetti, deriva da anni di lavoro con un team, guidato dal padre Bryan, che su come si allena il servizio sa più di qualcosa.
"Ha lavorato tanto per sincronizzare tutti i movimenti e arrivare a questo risultato" ha detto all'ATP Scott Perelman, per anni assistant coach (allenatore in seconda, diremmo noi) alla University of Florida, dove Shelton ha studiato e giocato per due anni.
Se Shelton ha un movimento così peculiare, lo deve anche a una particolarità non usuale nei suoi anni di formazione. Per anni, infatti, ha giocato a football con il sogno di diventare quarterback, ovvero il principale riferimento dell'azione offensiva."Non c'è dubbio che abbia aiutato - ha detto all'ATP Bryan Shelton -, anzi è forse il fattore principale. I suoi inizi nel football spegano comunque perché gli piacciano tanto i colpi sopra la testa, smash compresi".
Oltre alla velocità di braccio, quel che spicca nel movimento di Shelton è il salto energico con cui accompagna il gesto. Questo tipo di servizio, scriveva Bill Tym sul New York Times, aumenta la "potenza verticale". Per dieci anni coach della Vanderbilt University e a lungo direttore esecutivo della USPTA, la principale organizzazione che riunisce i maestri statunitensi di tennis, Tym ha avuto un ruolo chiave nella carriera di Bryan Shelton, il padre di Ben, a cui faceva tirare fino a 500 servizi a settimana in allenamento.
Sinner, invece, sul servizio sta ancora lavorando, tanto sul movimento quanto sulla resa. Ma nelle ultime 52 settimane, tra i primi otto della classifica mondiale, ha il miglior diritto, il miglior rovescio e la seconda miglior risposta secondo i dati Tennis Data Innovations elaborati da Tennis Viz. Punti di forza che gli consentono una zona di sicurezza più estesa e maggiori possibilità di esporre i punti deboli dell'avversario.
With the ??4? starting tomorrow, here are the latest #TennisInsights 52-week averages ??@atptour | @RolexSHMasters pic.twitter.com/eqPc31vqYT
— Tennis Insights (@tennis_insights) October 4, 2024
A Shelton, infatti, non resta che giocare una partita iper-aggressiva e sperare di essere in una giornata di particolare ispirazione.