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Sinner show a Pechino: piega Alcaraz e fa la storia

Sinner è il primo giocatore a battere quattro volte Carlos Alcaraz. E salirà al numero 4 del mondo, primo Top 5 azzurro dai tempi di Adriano Panatta. La finale contro Medvedev alle 13.30 ora italiana

di | 03 ottobre 2023

La stretta di mano tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz dopo la semifinale del China Open di Pechino (Getty Images)

La stretta di mano tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz dopo la semifinale del China Open di Pechino (Getty Images)

Jannik Sinner entra nella storia del tennis, italiano è non solo. E' il primo giocatore a battere quattro volte Carlos Alcaraz nel circuito ATP e salirà nella prossima classifica al numero 4 del mondo, la seconda miglior posizione di sempre per un italiano nel tennis maschile. Grazie alla finale al China Open, Sinner eguaglia infatti il best ranking raggiunto da Adriano Panatta nel 1976. Davanti c'è solo Nicola Pietrangeli considerato il numero 3 del mondo nel 1959 e 1960 dal giornalista Lance Tingay che allora stilava i ranking, negli anni in cui vinse il Roland Garros.

Sinner ha completato una sfida manifesto 76(4) 61 dopo aver recuperato per due volte un break di svantaggio nel primo set. A parità di gratuiti, Sinner ha completato il match con tre vincenti in più (19 a 16), con un rendimento migliore al servizio, con prima e seconda, e in risposta. Particolarmente significativo il vantaggio maturato negli scambi più lunghi, durati oltre i cinque colpi: l'altoatesino ne ha vinti 36, otto in più del murciano. Se a questo si aggiungono i 12 punti ottenuti su 19 discese a rete, il punteggio si spiega.

Nella sua dodicesima finale in carriera nel circuito ATP, ritroverà uno degli avversari per lui più difficili da sconfiggere, il numero 3 ATP Daniil Medvedev che l'ha sconfitto finora sei volte su sei. Sinner punta al nono titolo, il moscovita al ventunesimo in altrettante città diverse.

Sinner-Alcaraz, la cronaca della semifinale

Subito aggressivo in risposta, Alcaraz prende un break di vantaggio e allunga 2-0. Sinner, però, si sblocca nel terzo game dopo aver salvato due palle break.

Più volte Alcaraz sceglie di non aprire subito il campo, ma di giocare ripetute palle alte, profonde, al corpo: Sinner non sempre riesce a tenere il controllo del diritto in quelle situazioni. L'altoatesino resta con la testa pienamente in partita. Modula il piano di gioco con l'obiettivo di girare lo scambio sulla diagonale sinistra. Ed è proprio attaccando il rovescio di Alcaraz che si guadagna il contro-break del 2-2.

Il murciano però fa valere l'aggressività in risposta e torna subito avanti di un break (2-3). Ma il vantaggio non dura. Sinner, sempre propositivo, firma il contro-break a zero, ancora esponendo la minore affidabilità odierna del rovescio di Alcaraz. 
L'altoatesino fisicamente c'è, ed è il più incoraggiante dei segnali dopo quello che è successo contro Dimitrov. Si gioca da subito a ritmi alti, gli scambi lunghi abbondano. Ampio il ventaglio di soluzioni, attacchi, passanti, volée. Nessun punto è uguale al successivo.

Sinner va avanti 5-2, perde i due minibreak di vantaggio ma ne recupera uno con una risposta aggressiva che forza Alcaraz all'errore e gli vale un set point (6-4). Va all-in e funziona: risposta pesante come un colpo da ko di diritto incrociato e la storia si fa più vicina.

L'effetto positivo si prolunga all'inizio del secondo set. Prende un break di vantaggio, ancora inducendo Alcaraz a sbagliare di rovescio, e lo difende al termine di un game da 12 minuti in cui aggredisce con il diritto nella sua miglior versione, energico quanto più è decontratto, e cancella due palle break.

Il diritto consente a Sinner un vantaggio competitivo sempre più netto. In risposta ogni colpo ha l'effetto di uno shock. Il ko tecnico spinge Alcaraz verso la rassegnazione e Jannik verso un posto nella storia.

 

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I SEI ITALIANI IN TOP 10 NELLA STORIA

Nicola Pietrangeli - best ranking 3 (1959, 1960)
Adriano Panatta - best ranking 4 (1976)
Jannik Sinner - best ranking 4 (2023)
Matteo Berrettini - best ranking 6 (2022)
Corrado Barazzutti - best ranking 7 (1978)
Fabio Fognini - best ranking 9 (2019)

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