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Sinner, compleanno amaro a Cincinnati

Jannik Sinner subisce la prima sconfitta stagionale nel match d'esordio in un torneo. Nel giorno del 22mo compleanno si ferma a Cincinnati contro Dusan Lajovic che ottiene la quarta vittoria stagionale contro un Top 10

di | 16 agosto 2023

Compleanno amaro per Jannik Sinner. L'altoatesino avrebbe sperato in un regalo diverso per i 22 anni. Ma a Cincinnati perde il primo match giocato da campione in un Masters 1000 e per la prima volta in stagione esce all'esordio in un torneo. Al Western & Southern Open (duro outdoor, 6.600.000 dollari di montepremi), cede 64 76(4) contro il serbo Dusan Lajovic, numero 66 del mondo, che ottiene la decima vittoria in carriera contro un Top 10, la quarta quest'anno. Nel 2023, infatti, aveva sconfitto Djokovic e Rublev (allora numero 1 e 6) a Banja Luka e Auger-Aliassime (allora 9) al Masters 1000 di Madrid, sempre sulla terra rossa.

Agli ottavi Lajovic affronterà Taylor Fritz, numero 9 del mondo, che ha eliminato Lorenzo Sonego. "Ho cambiato molte cose nell'ultimo periodo - ha detto Lajovic dopo la partita -. Quest'anno ho iniziato a lavorare molto sulla salute mentale con uno psicologo. Ho cominciato a modificare qualcosa di me, e non è mai facile soprattutto se hai più di trent'anni. A quest'età ormai siamo formati per cui cambiare richiede un grande sforzo". 

Un ulteriore ostacolo, ha aggiunto, è arrivato dalla varicella di cui ha sofferto a Parigi che l'ha tenuto fuori fino a Wimbledon. "Mi sono servite altre due settimane per rimettermi in forma, ma adesso sono dove ero prima", ha detto.

Lajovic è il primo a rompere la successione dei turni di battuta nel primo set. Sinner, che gioca visibilmente sotto ritmo, scivola sotto 4-3. Nell'ultimo game del parziale ha anche l'occasione per rimettersi in corsa: sale 0-30 ma perde quattro punti di fila. Sul set point per il serbo, l'altoatesino sotterra la risposta di rovescio.

In risposta Sinner sembra far fatica a trovare il tempo di impatto sulla palla. Lajovic lo mette in difficoltà con il kick alto sul rovescio, soluzione che gli consente di salvare due delle tre palle break che concede nel primo turno di battuta del secondo set.

"I primi turni saranno i più difficili, perché ho avuto poco tempo per adattarmi alle condizioni" ha detto Sinner. In tanti, da ultimo Daniil Medvedev che ha sconfitto Lorenzo Musetti, ha evidenziato come non sia facile governare le palline in questo torneo. I rimbalzi sono alti e poi si gonfiano presto, perdono il feltro e "volano", come ha detto il moscovita. Per un colpitore come Sinner, che nel primo set colpisce in meno del 20% delle occasioni con i piedi dentro il campo, non sono certo le condizioni ideali.

 

Sinner appare rigido, poco fluido ma resta attaccato alla partita con quello che ha. Lajovic cancella un'altra palla break (2-1 30-30), sempre con un kick vincente da sinistra. L'azzurro non sembra al 100%. Si tocca la parte bassa della schiena e nell'ottavo game del secondo set si piega con le mani sulle ginocchia dopo una palla corta su cui accenna solo a scattare. 

L'ottavo game è un romanzo: dura un quarto d'ora, racconta una successione di speranze deluse ed errori, tenaci corse e imprecisioni. Dove non arriva la rappresentazione, però, può la forza di volontà, il fuoco che porta a odiare la sconfitta e rifiutarne anche solo l'immagine più vicina all'orizzonte. Lo chiude Sinner con uno smash al salto, una sorta di "slam dunk" liberatoria a campo aperto. L'azzurro trascina il set al tie-break ma è il primo a subire un mini-break e chiude con un diritto stizzito a metà rete. 

"Sapevo che sarebbe stata una partita difficile, come sempre quando affronti un avversario che è in gran forma e in fiducia, che gioca bene nei punti importanti - ha spiegato Lajovic -. Negli ultimi due giorni stavo servendo bene, perciò sentivo che continuando così, sia con la prima piatta sia con il kick a uscire, avrei potuto dominare il punto dopo il servizio. Ed è quello che ho fatto nella maggior parte dei casi nei miei turni di battuta. Sono contento di aver chiuso in due set perché un terzo set contro un giocatore come Jannik sarebbe stato molto più tosto".

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