-
Atp

Capolavoro Sinner, batte Medvedev e trionfa a Pechino

Sinner conquista il terzo titolo in stagione. Batte per la prima volta in carriera Medvedev e conquista il titolo a Pechino dopo essere matematicamente diventato numero 4 del mondo

di | 04 ottobre 2023

Il diritto di Jannik Sinner (Getty Images)

Il diritto di Jannik Sinner (Getty Images)

L'ultimo ricamo dopo una settimana da record. Jannik Sinner batte per la prima volta in carriera Daniil Medvedev e trionfa al China Open, l'ATP 500 di Pechino. Vince 76(2) 76(2), conquista così il suo terzo titolo stagionale su cinque finali, il nono in carriera. Dati a cui va aggiunto il trionfo alle Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals del 2019, l'evento che l'ha lanciato nel grande tennis, torneo con i migliori Under 21 del circuito che non assegna punti per la classifica. Quello dell'altoatesino è l'84esimo trofeo ATP vinto da un giocatore italiano nell'Era Open.

Già sicuro dopo il successo in semifinale di diventare numero 4 del mondo, secondo miglior classifica di sempre per un italiano nel tennis maschile, l'azzurro ha offerto una prova di forza che ne certifica e l'evoluzione, che segna un punto di non ritorno nel suo cammino di perfezionamento tecnico. 

L'azzurro ha vinto l'82% di punti con la prima e il 71% con la seconda (contro il 52% del moscovita), ha risposto meglio, ha realizzato 30 vincenti a 26 ma soprattutto ha ottenuto 23 punti su 33 discese a rete. Ha fatto la differenza negli scambi brevi: 52 punti vinti contro 39 persi il bilancio in quelli conclusi in meno di cinque colpi. I due contendenti si sono poi equamente spartiti gli altri, durati più di 5 colpi: 31 a testa.

E' diventato così il terzo giocatore quest'anno a vincere un torneo battendo le prime due teste di serie del torneo dopo Medvedev a Dubai e Dusan Lajovic a Banja Luka: curiosamente in entrambi i tornei le prime due teste di serie erano le stesse, Novak Djokovic e Andrey Rublev.

Medvedev, primatista di vittorie sul duro nel 2023, puntava al 21mo trionfo in 21 città diverse nel circuito ATP ma ha subito la terza sconfitta in otto finali giocate in stagione.

Di bianco vestito, Sinner sceglie di non giocare sul terreno di Medvedev. In una sfida in cui il controllo degli spazi è tutto, verticalizza, prende la rete, rischia il lob o il passante pur di mantenersi in una situazione di vantaggio competitivo.

Lo sappiamo, lo ha ripetuto l'altoatesino più volte, Sinner si diverte di più e dà il meglio quando è lui a decidere cosa fare con la palla. Medvedev, però, assomma tutte le caratteristiche per impedirglielo. Per questo a Sinner, prima di questa finale sempre battuto dal moscovita, serve un po' snaturarsi e andare a giocare anche dove di suo non andrebbe, anche come di suo non farebbe.

Uno smash di Jannik Sinner al China Open di Pechino (Getty Images)

La capacità di adattarsi, il tratto che darwinianamente caratterizza chi ha successo, non manca di certo al figlio delle Dolomiti.

Se con Alcaraz aveva individuato nel rovescio diagonale la chiave per scardinare le difese del rivale, contro Medvedev il piano cambia. Il rovescio è più spesso un colpo di manovra che prepara il terreno per le accelerazioni di diritto. Accelerazioni pesanti, decisive, tanto da destra, quanto da sinistra, anche in diagonale. 

Un piano così ambizioso e offensivo richiede anche un servizio in grado di avviarlo, alimentarlo, sostenerlo. Nel primo set Sinner predilige le prime a uscire, da destra e da sinistra. Medvedev non rinnega il suo stile, risponde da lontano, gioca corto, vince la maggior parte degli scambi lunghi. E aspetta che il match cambi.

L'azzurro è il primo a salvare una palla break (2-2 40-A) e si guadagna le prime chances in risposta sul 4-3. A lungo, quando analizzerà la partita, ripenserà allo smash a campo aperto con cui ha sprecato la seconda opportunità dopo un punto fino a quel momento perfettamente giocato. Non sarà il primo errore di finalizzazione, equivalente di un rigore in movimento tirato senza portiere, dell'azzurro nel set.

Un rovescio di Daniil Medvedev al China Open di Pechino (Getty Images)

Si decide tutto al tie-break. Il moscovita perde due mini-break nei primi due turni di battuta. Un doppio fallo e un passante di diritto largo su un attacco profondo, ma non irresistibile, lanciano Sinner sul 3-0. Due punti vinti a rete allargano ancora il gap (5-0). Sinner incassa come una vincita inattesa il terzo mini-break che gli consegna cinque set point consecutivi.

Il moscovita cancella il primo con l'aiuto del nastro, eccezione alla regola per cui la fortuna aiuta il più audace, ma al secondo è proprio il nastro che ferma Medvedev. Dopo 62 minuti di gran tennis, Sinner ha vinto il tredicesimo tie-break dei 18 giocati nel 2023 e il quarto dei sedici set giocati contro il numero 3 del mondo a cui non è bastato servire l'87% di prime in campo e ottenere da queste il 74% di punti. 

Sinner numero 4: tutti gli step che lo hanno portato lì

Nel secondo set è Sinner, sempre votato all'attacco e alla proposta, ad avere le prime palle break nel terzo game. Medvedev le cancella con un passante da applausi e una seconda vincente a 195 km/h. Il moscovita non vince un punto in risposta nel set fino all'ottavo game. In altri termini, nei primi quattro turni di battuta Sinner vince 16 punti su 18, e tutti i primi 13.

In quel game Jannik sbaglia uno smash, non il primo, e la prende con filosofia: si fa una risata, si proietta al punto successivo e tiene il servizio. Il set procede sul filo di un equilibrio teso come una corda. Pertanto fragile anche se per undici game niente e nessuno riesce a spezzarlo. Non lo fa Sinner, freddo quando serve per restare nel set sotto 4-5 (tiene a zero mentre il rivale borbotta, inascoltato). Non lo spezza Medvedev, che anzi rischia al servizio, va sotto 15-30 sul 5-5 ma si rialza e tiene la battuta.

Solo il tie-break, l'invenzione di Van Alen che ha cambiato il gioco come nessun'altra, può rompere l'equilibrio: la sua funzione è nel nome, rottura della parità appunto. Jannik parte avanti 3-0, ma c'è un solo mini-break a separarlo dal rivale. Si gira sul 4-2 Sinner, grazie al secondo errore di rovescio nel tie-break dell'ex numero 1 del mondo. Jannik attacca, spinge, gioca uno splendido passante in corsa per andare a match point. E basta il primo per un trionfo speciale.

Le parole di Sinner e Medvedev durante la premiazione

"Grazie, Daniil, per avermi fatto vincere almeno un match contro di te" ha detto Sinner con un sorriso durante la cerimonia di premiazione. "Grazie per avermi reso un giocatore migliore. Grazie naturalmente al mio team, ho lavorato tanto sul fisico con il mio preparatore atletico - spiega Jannik che estende i ringraziamenti anche i componenti dello staff non presenti a Pechino -. Complimenti anche a Daniil e al tuo staff, spero che potremo ottenere ancora grandi risultati quest'anno".

Questa era la prima volta di Sinner in Cina. "Non mi aspettavo così tanta gente durante le partite e gli allenamenti, è stato incredibile" ha detto l'azzurro, che non dimentica di omaggiare ballkids e sponsor.

Anche Medvedev ringrazia i tifosi cinesi e gli organizzatori, che hanno riportato questo torneo in calendario dopo quattro anni. E fa i complimenti all'altoatesino, numero 4 del mondo e nella Race, ormai a un passo dalla matematica qualificazione alle Nitto ATP Finals. "Jannik ha giocato un gran match, sta vivendo una stagione fantastica. Speriamo di giocare ancora altre finali così" ha detto Medvedev, che aveva sconfitto Sinner nelle due finali contese quest'anno a Rotterdam e Miami. 

Loading...

Altri articoli che potrebbero piacerti