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Jannik Sinner è il terzo giocatore dopo Medvedev e Alcaraz a raggiungere le 60 vittorie in stagione. Ha vinto da imbattuto il Gruppo Verde. Djokovic passa come secondo
di Alessandro Mastroluca, da Torino | 16 novembre 2023
L'indice verso il soffitto del Pala Alpitour, l'espressione d'orgoglio di chi sa di essersi tolto un altro peso dalle spalle. Dopo la prima vittoria contro Novak Djokovic, Jannik Sinner completa anche la prima su Holger Rune. Chiude 62 57 64, batte anche il mal di schiena e rimette in corsa Djokovic che si qualifica come secondo del Gruppo Verde e giocherà la 12ma semifinale in 16 partecipazioni alle Nitto ATP Finals.
Già sicuro di essere il primo italiano in semifinale nella storia del torneo, Sinner diventa il terzo giocatore quest'anno a raggiungere le 60 vittorie in stagione dopo Daniil Medvedev (66) e Carlos Alcaraz (64). Potrebbe ritrovarsi di fronte uno di loro due sabato in semifinale.
Un recupero di diritto di Jannik Sinner (foto Sposito/FITP)
Sulle tribune le macchie arancioni aumentano rispetto ai giorni scorsi, a giudicare dalla quantità di spettatori che occupano il loro posto con tanto di giubbotto catarifrangente. Difficile non essere notati con i giochi di luce al Pala Alpitour. Impossibile non capire che quello è il colore dei Carota Boys, e dei tanti "Carota Fans" che Sinner sta conquistando vittoria dopo vittoria.
Il primo set ha poca storia. Nonostante la bassa percentuale di prime in campo, Sinner perde quattro punti al servizio e fa la differenza negli scambi durati cinque colpi o più: ne vince 11 su 14.
Sinner vole 4-0, Rune frustrato si sfoga con Becker ma serve a poco. Il danese non regge la pressione da fondo dell'azzurro che al secondo set point completa il 6-2.
Nel secondo set, però, la musica cambia. Sinner si tira fuori da un quarto game complesso, il suo primo turno di battuta incerto, e salva una palla break con una prima vincente a 201 km/h.
Rune si fa applicare un leggero bendaggio sotto il ginocchio destro. Ma a preoccupare è Sinner che dal nono game si tocca la parte bassa della schiena. Appare sofferente, non si torce con l'anca come di solito quando esegue il rovescio, spinge meno al servizio. Sul 5-6 si volta verso il team, dice qualcosa a Cahill, Vagnozzi e Ferrara. Rune alla terza occasione il break lo prende, e vale il secondo set. Una volta rientrato in panchina, Sinner si allunga, afferrandosi le punte dei piedi con le mani.
La rivalità fra i due passa per un confronto di caratteri che vira sensibilmente verso l'incompatibilità. In campo parlano la stessa lingua, giocano quel tennis che Mike James, analista britannico nello staff di Rune, è convinto sarà imitato nei prossimi anni. Ma caratterialmente non potrebbero essere più diversi.
Rune si attira l'antipatia dei tifosi nel terzo game, che dura 12 minuti. Sul 40-40 serve a uscire da destra, Sinner risponde incrociato, Rune colpisce ma il suo servizio viene chiamato fuori. Va verso la palla, la colpisce. Poi alza il braccio per chiedere la verifica del segno sul suo servizio. La giudice di sedia Aurelie Tourte non gli concede di chiedere il "Falco", sostiene che l'ha chiamato troppo tardi. Rune invoca la Video Review, coinvolta per la seconda volta nel torneo (e prima di quest'anno non si vedeva alle Nitto ATP Finals dal 2020, poi protesta per quello che viene mostrato in campo.
Jannik Sinner colpisce di diritto (foto Sposito/FITP)
Dopo la review il punto viene confermato a Sinner, poi la grafica in tv mostra quel che avrebbe fatto vedere Hawk-Eye: il servizio di Rune era lungo. Insomma il danese ragione per protestare ne ha, il pubblico però questo dettaglio non lo conosce e accoglie le sue rimostranze con una salva di fischi. Rune va a servire e cancella la palla break con un ace al centro.
Sinner continua comunque a mettere pressione al danese, che anche sul 2-2 30-40 deve cancellare una palla break, e si tiene su con tre ace di fila. La crisi alla schiena sembra passata, i movimenti dell'azzurro guadagnano in fluidità anche se il servizio non viaggia ancora come nel match contro Djokovic. Ma il break alla fine arriva, mentre Rune si perde fra prove ed errori. Sinner, più consapevole, affronta gli alti e i bassi della partita con approccio più razionale. L'approccio dei campioni.
E in un tripudio di cori, mentre Sinner risponde a caldo alle domande di Diego Nargiso, le tribune del Pala Alpitour si riempiono di bandiere tricolori. "Sei già il numero 1" c'è scritto su molte di queste. La Sinner-mania non conosce confini.