

Jannik Sinner è il secondo italiano in Top 3 nella storia del tennis maschile, il primo da quando esiste il ranking computerizzato. Dei Top 4 è il giocatore con meno punti da difendere nel ranking ATP fino a Wimbledon
di Alessandro Mastroluca | 18 febbraio 2024
"Sono contento di essere numero 3, ma c'è una finale da preparare". Jannik Sinner non cambia approccio né si siede sugli allori. Grazie alla finale a Rotterdam, e al forfait di Daniil Medvedev a Doha la prossima settimana, è sicuro di essere il primo azzurro a salire in Top 3 nel ranking ATP da quando esiste il ranking computerizzato, il secondo di sempre dopo Nicola Pietrangeli che il giornalista Lance Tingay, decano del Dasily Telegraph e allora autore delle più autorevoli classifiche di fine stagione, inserì alla posizione numero 3 nel 1959 e 1960. Potrà diventarlo lunedì 19 vincendo il titolo a Rotterdam, o il 26 dopo il torneo di Doha.
Ma lo scenario del ranking ATP consente di ipotizzare un Sinner in lotta per diventare numero 1 del mondo. Con la vittoria a Rotterdam Sinner salirà a 8.270 punti. Ovvero 835 meno di Alcaraz e 1.585 da Novak Djokovic.
Questa la situazione attuale:
Distacchi che fanno sognare in grande e prefigurano anche una chance di salire numero 2 e, perché no, numero 1 quest'anno. Anche perché da qui a Miami, il secondo capitolo del Sunshine Double che si concluderà il 31 marzo, Sinner difende 960 punti mentre Alcaraz è chiamato a confermarne 1.660. Per avere un'idea, tolti questi punti, Alcaraz avrebbe un vantaggio virtuale di 135 punti.
A Indian Wells, dove Alcaraz ha trionfato dodici mesi fa e Sinner dovrà confermare solo 360 punti, l'altoatesino avrà la possibilità di mettere ulteriore pressione a un Carlos Alcaraz deluso dall'eliminazione a Buenos Aires. Senza dimenticare che il murciano il 25 aprile vedrà scadere anche i 300 punti della finale di Rio de Janeiro 2023.
Non facile lo scenario per Medvedev, campione l'anno scorso a Rotterdam, Doha, Dubai e Miami, e finalista a Indian Wells. Dunque fino al secondo Masters 1000 della stagione ne dovrà difendere 2.100 (2.350 meno i 250 di Doha che perderà visto l'annunciato forfait dal torneo).
Nel prossimo mese e mezzo, una grande opportunità si profila anche per Novak Djokovic che ha in scadenza solo i 180 punti della semifinale di Dubai.
Se guardiamo complessivamente alla prima metà della stagione, fino al termine della stagione sull'erba Sinner ha margini di incremento superiori agli altri tre rivali nella Top 4. Ovvero, difende meno punti di tutti gli altri.
200 volte Jannik Sinner
Perciò non è irrealistico pensare che possa presentarsi da numero 2 del mondo all'inizio della stagione sulla terra rossa e lanciare l'inseguimento a Novak Djokovic. Sul rosso l'azzurro difenderà 585 punti, contro i 2.315 di Djokovic, i 2.265 di Alcaraz e i 1.280 di Medvedev. Per cui con un rendimento più simile a quanto visto negli ultimi mesi, con la possibilità di incrementare il proprio bottino in classifica più significativamente degli altri Top 4, immaginare che Sinner possa diventare il primo italiano numero 1 al mondo di sempre non appare più come un'utopia. Ma un obiettivo effettivamente raggiungibile: i numeri non mentono.
PUNTI IN SCADENZA
Fino a Miami
Djokovic: 180 / Alcaraz: 1.660 / Medvedev: 2.350 / Sinner: 960
Stagione sulla terra
Djokovic: 2.315 / Alcaraz: 2.265 / Medvedev: 1.280 / Sinner: 585.
Stagione sull’erba
Djokovic: 1.200 / Alcaraz: 2.500 / Medvedev: 810 / Sinner: 855.
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