Chiudi
Nuovi record attendono Jannik Sinner dopo il suo terzo titolo Slam nelle prime tre finali giocate
di Alessandro Mastroluca | 27 gennaio 2025
Jannik Sinner lascia Melbourne con l'etichetta di dominatore attuale del circuito. Imbattuto nelle prime tre finali Slam giocate, resta numero 1 del mondo con poco meno di 4 mila punti di vantaggio su Alexander Zverev e la sicurezza di scavalcare a metà febbraio le 36 settimane in vetta alla classifica di Carlos Alcaraz. All'orizzonte le 40 di Ilie Nastase, le 41 Andy Murray, le 43 di Gustavo Kuerten. Superando il brasiliano, Sinner diventerebbe il tredicesimo giocatore con più settimane da numero 1 all'attivo dal 1973, ovvero da quando esiste il ranking computerizzato.
Scalare questa classifica è solo una delle sfide che attendono in campo Sinner. Vediamole, senza contare il processo al TAS di Losanna che deciderà sul ricorso della WADA contro la sua assoluzione per assenza totale di dolo o negligenza in merito alla positività al Clostebol del marzo 2024.
Vittorie di fila
A Melbourne è diventato il primo giocatore dal 1973 a vincere dieci partite di fila contro Top 10 senza cedere nemmeno un set. Con la finale dell'Australian Open, inoltre, ha raggiunto le 21 vittorie consecutive nel circuito. Tradotto: Jannik non perde dalla finale di Pechino 2024 contro Carlos Alcaraz.
I primati assoluti restano ancora lontani. Rafa Nadal si è fermato al massimo a 32 nel 2008; Roger Federer a 41 fra il 2006 e il 2007, Novak Djokovic a 43 a cavallo tra 2010 e 2011. Il primato nell'era Open in singolare maschile spetta ancora allo svedese Björn Borg che vinse 49 partite di fila nel 1978.
Finali Slam vinte di fila
Sinner è l'ottavo giocatore nell'era Open a vincere tutte le prime tre finali giocate negli Slam: prima di lui ci erano riusciti solo Jimmy Connors, Björn Borg, Stefan Edberg, Gustavo Kuerten, Federer, Stan Wawrinka e Alcaraz. Fra loro solo Alcaraz (4 su 4) e Federer, che ha vinto le prime sette, hanno prolungato la striscia di successi.
Conquistare la terra rossa... e il Foro
Questo vorrebbe dire, tribunale permettendo, trionfare sulla terra battuta del Roland Garros. Sul rosso finora ha vinto solo un titolo, a Umag nel 2022, battendo Alcaraz in finale. Sette volte vincitore di un "grande torneo" (categoria in cui, seguendo l'ATP, possiamo far rientrare Slam, Masters 1000, Nitto ATP Finals e Giochi Olimpici), Sinner ha reso meglio sul cemento. Sulla terra battuta, infatti, non è mai arrivato nemmeno in finale nei Masters 1000 o al Roland Garros. Anche se proprio a Parigi ha firmato il primo exploit della sua carriera, arrivando ai quarti nel 2020 a 19 anni.
Il pubblico italiano sogna di vederlo trionfare, prima di Parigi, agli Internazionali BNL d'Italia e firmare così il primo successo in singolare maschile per un azzurro al Foro dal 1976. Gli Internazionali, ha detto il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel Angelo Binaghi, "sono sempre una festa, potrebbero diventare un'apoteosi".
Continuare sulla scia dei Fab 3
A 23 anni e cinque mesi, Sinner ha già tre Slam all'attivo: tre trofei per cui il suo appartamento di Monte-Carlo, ha confessato, è troppo piccolo.
Nel confronto con i Fab 3, solo Rafa Nadal è arrivato in meno tempo al terzo trionfo negli Slam (21 anni, Roland Garros 2007). Federer, invece, ci è riuscito a 23 anni e 11 mesi (Wimbledon 2004) mentre Djokovic a 24 anni e 2 mesi, a Wimbledon 2011.
Non ci sono commenti