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Sonego affronta Van Assche: a Marsiglia è quasi un derby

L'azzurro, testa di serie n. 7, cerca l'accesso ai quarti di finale contro Van Assche, fortemente legato all'Italia, che nel match di primo turno ha vinto annullando due match point a Benjamin Bonzi

di | 11 febbraio 2025

Il movimento di chiusura del diritto di LOrenzo Sonego (foto Getty Images)

Il movimento di chiusura del diritto di LOrenzo Sonego (foto Getty Images)

Dopo la vittoria all’esordio contro Botic Van de Zandschulp (n. 85 ATP) e l’eliminazione invece di Luca Nardi (n. 83) per mano di Daniel Altmaier (n. 80), Lorenzo Sonego (n. 35) è l’unico italiano rimasto in gara all’Open 13 Provence di Marsiglia (ATP 250 sul cemento indoor con un montepremi di 767.545 euro). Negli ottavi di finale, la testa di serie n. 7 affronterà una sfida piuttosto particolare, contro uno dei tennisti di casa che però nel cuore ha l’Italia.

Quella tra “Sonny” e Luca Van Assche (n. 164 e lucky loser a Marsiglia), sarà una prima volta assoluta, sul circuito ATP. E sarà, a suo modo, un “derby”. Il transalpino, infatti, è figlio di Arthur, imprenditore fiammingo, e Patrizia, bergamasca emigrata proprio per amore. Da qui il legame profondo del tennista classe (2004) con il nostro paese. In particolare con la nonna e con… l’Atalanta.

Un confronto tra due tifosi “caldi”, dunque, se pensiamo alla passione per il Torino di Sonego. Cui spetta, per classifica e non solo, il ruolo di favorito nel match di domani. D’altronde, il primo quarto di finale Slam raggiunto all’Australian Open, poche settimane fa, l’ha riportato a due passi dalla Top-30, ma soprattutto ha ridato slancio al suo tennis. Più sicuro e più aggressivo che mai, l’azzurro ha continuato sta continuando sulla strada intrapresa con Fabio Colangelo e in Francia spera di cogliere il suo secondo quarto di finale in stagione, dopo la sconfitta all’esordio nell’ATP 500 di Rotterdam.

In Van Assche trova un avversario sul quale i riflettori, in patria, si sono accesi sin da quando vinse il Roland Garros juniores del 2021 fino a spingersi al best ranking di n. 63 nel 2023. Lo scorso anno, invece, ha chiuso fuori dalla Top-100, faticando nel trovare continuità. Dal 2024, proprio per rafforzare il concetto di “derby”, lavora con Vincenzo Santopadre, storico allenatore di Matteo Berrettini. Lo stesso Santopadre che in questa stagione seguirà anche Sonego in alcuni allenamenti.

Lo staff del francese nato in Belgio, per la verità, si è di recente allargato grazie all’inserimento di Paolo Cannova (ex coach Salvatore Caruso), anche se l’inizio di stagione è stato complicato. Oltre ad aver saltato le qualificazioni all’Australian Open per un problema fisico, Van Assche ha vinto infatti la sua prima partita in assoluto in stagione proprio nelle qualificazioni a Marsiglia. Dove aveva anche servito per il match nel turno decisivo, contro Clement Chidekh, prima di perdere 7-5 al terzo set. 

Il team di Luca Van Assche, con i coach italiani Paolo Cannova (primo da sx) e Vincenzo Santopadre (quarto)

Il team di Luca Van Assche, con i coach italiani Paolo Cannova (primo da sx) e Vincenzo Santopadre (quarto)

La fortuna, però, l’ha premiato un ripescaggio nel main draw e con un primo turno al cardiopalma, vinto su Benjamin Bonzi annullando due match point prima di chiudere 9-7 il tie-break decisivo. Una vicenda che ha tutti i crismi della tipica “sliding door” che può cambiare una settimana e dare un po’ di fiducia. A Sonego dunque il compito di mettere in campo tutto quanto di buono mostrato nel 2025 per staccare il pass per i quarti di finale e avvicinarsi ulteriormente soprattutto alla Top-32, fondamentale per lo status di testa di serie nei Major e nei Masters 1000 a 96 giocatori, già a partire da Indian Wells (5-16 marzo).


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