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Berrettini: "Ritrovata la gioia di giocare, Italia mai così forte"

L'italiano si regala un esordio vittorioso a Tokyo e attende ora di conoscere il nome del suo prossimo rivale. "Dai risultati dei ragazzi l'energia per tornare a giocare. Farlo per l'Italia un onore"

25 settembre 2024

Matteo Berrettini (Getty Images)

Matteo Berrettini (Getty Images)

Esordio con vittoria per Matteo Berrettini nei  “Kinoshita Group Japan Open Tennis Championships”. L'ex n.6 del mondo ha battuto in due set l'olandese Botic Van De Zandschulp mettendo in mostra un tennis che non è sembrato affatto risentire delle recenti fatiche di Davis, manifestazione che a Bologna nella sua fase a gironi ha visto Berrettini scendere in campo in tutti e tre i singolari ottenendo altrettante vittorie: "Ci sono tanti motivi che giustificano una stagione sin qui positiva (tre titoli per lui all'attivo, ndr) - esordisce il romano in conferenza stampa dopo il match - Il primo è il lavoro fatto col mio team che mi ha permesso di ritrovare la gioia e l'emozione di giocare a tennis. Sono questi i due segreti di questi mesi in cui non riuscivo a divertirmi quando ero in campo e per questo ora riesco a farlo così bene".

Anche in Giappone non è passato inosservato l'ottimo stato di salute del movimento italiano, un periodo che Berrettini ha definito "senza alcun dubbio il migliore per il tennis italiano". "Abbiamo il miglior giocatore al mondo sul circuito maschile, cinque top player in quello WTA, l'anno scorso abbiamo giocato la finale di BJK Cup e abbiamo vinto la Davis, Jannik ha vinto due Slam - ha ancora aggiunto the Hammer di fronte ai microfoni - E' stupendo per il tennis e per il pubblico in generale e per me in particolare perché sono risultati che mi hanno dato molta energia per tornare a giocare e spero di poter far ancora parte del team perché giocare in Davis è sempre un onore. Non sarà facile, abbiamo una squadra forte. Ho apprezzato molto il fatto di essere stato convocato, di aver giocato e vinto e spero di poterlo fare ancora". 

Leggi anche: Berrettini, buona la prima a Tokyo

"Sentiamo la competizione tra di noi ma in modo sano. Il tennis non è uno sport di squadra, dobbiamo affrontarci, ma è una cosa che personalmente mi aiuta. Ad esempio il match giocato contro Jannik a Wimbledon mi ha dato molto spingendomi a migliorare ancora e credo sia un bene che ci siano così tanti giocatori perché mi spingono a fare meglio".

Archiviato con successo il primo turno, Berrettini attende ora di conoscere il nome del suo prossimo avversario che uscirà dal confronto tra la testa di serie n.1 del tabellone, Taylor Fritz, e il francese Arthur Fils: "Sarà un match duro, senza dubbio, ha appena giocato una finale agli US Open, mentre non ho mai giocato contro Fils che è giovane e forte. Chiunque vincerà sarà dura, ma questo è un torneo importante ed è normale che sia così ed io dovrò farmi trovare pronto per fare del mio meglio".

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