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Tsitsipas, la svolta dopo Dubai: "Ora sono eccitato all'idea di giocare e migliorarmi"

Il n. 10 ATP guarda con fiducia al suo futuro dopo un periodo difficile: "Ora sento di poter fare più cose in campo. Ci sono stati giorni in cui non mi sentivo pronto"

di | 19 marzo 2025

L'esultanza di Stefanos Tsitsipas (Getty Images)

L'esultanza di Stefanos Tsitsipas (Getty Images)

In termini di classifica e di risultati ad alto livello, gli ultimi mesi sono stati sicuramente i più difficili per Stefanos Tsitsipas, almeno da quando ha raggiunto lo status di top player. Ad eccezione del terzo titolo nel Masters 1000 di Monte-Carlo, d’altronde, il 2024 è stata un anno piuttosto amaro per lui, scivolato anche fuori dalla Top 10 a fine stagione.

Oggi, però, è uno Tsitsipas rinnovato, “rinfrescato”, per usare le sue stesse parole, alla vigilia del Miami Open presented by Itau, secondo ATP Masters 1000 del 2025. Appena tre settimane fa, infatti, il greco ha conquistato il primo titolo ATP 500 della sua carriera, a Dubai, tornando così a ritagliarsi il suo spazio tra i migliori giocatori del globo (oggi n. 10 ATP).

Un’iniezione di fiducia che non sembra assolutamente aver risentito della sua sconfitta negli ottavi del Masters 1000 di Indian Wells, contro il futuro finalista Holger Rune. Anzi, il successo in Medio Oriente lo esorta a guardare avanti, non solo nel senso di lasciarsi alle spalle eventuali cadute, ma anche come tennista pronto a studiare nuove vie per migliorarsi.

“A Dubai mi sono sentito come se avessi molte più possibilità durante i rally, negli scambi che ho avuto in partita. Mi sono sentito in grado di giocare in un modo che prima non riuscivo completamente a fare. Questo sicuramente aumenta la mia fiducia, sapendo che ora posso farlo”, ha raccontato al sito ATP.

Questa consapevolezza mi dà la fame di tornare in campo e lavorare sugli aspetti che ancora non ho perfezionato. Aprendo nuove porte, nuove possibilità su cosa posso fare ancora – ha aggiunto -. Ora mi chiedo: ‘Cos'altro posso aggiungere al mio gioco?’ Non è più un pensiero del tipo ‘Non posso farlo’, ma piuttosto ‘Posso riuscirci’”. Un mindset acquisito in maniera quasi inaspettata, pensando agli ultimi mesi, in cui – tra le altre cose – ha collezionato anche una pesante eliminazione al primo turno dell’Open d’Australia, torneo dove nel 2023 aveva raggiunto la finale.

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“Forse non è del tutto un nuovo capitolo, ma sicuramente porta freschezza alla mia mente e aggiunge nuove idee sui miei limiti come giocatore. Se dovessi descriverlo in una parola, direi che è eccitante”. Una freschezza, quella a cui fa riferimento, che l’anno scorso ha cercato rompendo la collaborazione professionale con il padre-allenatore Apostolos Tsitsipas.

Con Dimitris Chatzinikolaou, nuovo coach ma già capitano della squadra greca di Coppa Davis, il n. 10 del mondo ha detto di avere un rapporto sano e trasparente, fatto di continui e reciproci feedback. Nell’intervista, Tsitsipas non ha parlato espressamente della nuova guida tecnica, ma di una svolta generale, dopo Dubai, che coinvolge anche gli allenamenti: “Sento l’eccitazione nell’allenarmi, o quando si tratta di giocare i match. In passato ci sono stati momenti in cui non mi sentivo così pronto, momenti in cui avvertivo certe limitazioni nel mio gioco, soprattutto dal punto di vista della potenza. Mi sembrava di non avere abbastanza potenza, di non riuscire a generare abbastanza spin con la mia palla”.

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Un’analisi anche piuttosto lucida di quella che è stata l’impressione generale, dall’esterno, sul suo tennis degli ultimi tempi. “Ora, però, so che quella scusa non esiste più”, dice. “E per questo sto cercando di cogliere ogni singola opportunità in campo per continuare a migliorare”.

Un approccio interessante, il suo, alla vigilia di un torneo, quello di Miami, che non gli ha sempre regalato grandi gioie. Pur con un quarto di finale raggiunto nel 2021 (e perso contro il futuro vincitore Hubert Hurkacz), il suo bilancio complessivo in Florida dice 8 vittorie e 6 sconfitte. L’ultima di queste, lo scorso anno, arrivò al primo turno contro Denis Shapovalov (allora n. 126 ATP), ma ora l’ateniese vuole riscattarsi. E all’esordio, curiosamente, potrebbe esserci anche la rivincita contro quel Mattia Bellucci (che dovrà prima battere Chun Hsin Tseng) capace di infliggergli una pesante sconfitta nell’ATP 500 di Rotterdam.


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