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Vienna: Cobolli non perdona, Davidovich battuto

Gran prova d'autorità quella dell'italiano che in due set liquida lo spagnolo esprimendo un tennis sempre più completo e un atteggiamento sempre più sicuro di sé

di | 21 ottobre 2024

Flavio Cobolli (Erste Bank Open/

Flavio Cobolli (Erste Bank Open/

Parte bene l'avventura di Flavio Cobolli nell 'Erste Bank Open, l'ATP 500 di Vienna sul veloce indoor.
Il n.31 del mondo ha battuto in due set lo spagnolo n.62 del ranking Alejandro Davidovich Fokina col punteggio di 76(1) 63 e attende ora al secondo turno il vincitore del match tra il tedesco Jan-Lennard Struff e il n.2 del seeding Alex De Minaur.

Se mantenersi in vetta è operazione più difficile del raggiungerla, per Cobolli consolidare i progressi fatti durante questa stagione è l'obiettivo che ne accompagna questo finale di stagione. Il ragazzo, che ha iniziato l'anno da n.1010 del mondo, nell'arco dei mesi ha dimostrato di avere il gioco e soprattutto la testa necessaria per giustificare tale salto. Non sono stati risultati occasionali, i suoi, ma una progressione costante nel corso della quale a ogni partita è andato aggiungendo dettagli e corazza a un profilo capace di scendere in campo deciso ogni volta a giocarsi le sue carte; risalendo la china, quando è servito; scoprendosi capace di alzare il suo livello e di avere l'autorevolezza necessaria quando chiamato a sbarazzarsi di rivali dal ranking inferiore. 

Davidovich è giocatore di lotta e di resistenza, e scardinarne le trame ha richiesto un primo set vigile e costante in cui Cobolli ha dovuto cancellare ben tre palle break nel medesimo game, il sesto; palle break che in parte lui stesso aveva contribuito a regalare, e nella sicurezza con cui è riuscito a cancellarle - fin dal gioco successivo - è parso intravedere il seme di una vittoria che lui stesso ha capito di poter ottenere perché alla sua portata e dotato di un gioco superiore al suo rivale. 

Importante, nel secondo set, era non far corrompere questa sensazione dalla fretta e dalla superbia, saper leggere i momenti del match in cui poter sferrare l'attacco decisivo continuando al tempo stesso a tenere alta la guardia senza concedere allo spagnolo alcuna sponda da cui ripartire. E il momento è arrivato ancora una volta a metà parziale sotto forma di sei palle break, con l'ultima a scavare un solco che Davidovich non sarebbe più riuscito a colmare, e un match il cui epilogo per l'azzurro era ormai diventata solo una questione di tempo.

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