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L'australiano Aleksandar Vukic ha raggiunto ad Atlanta la prima finale ATP. Entrato in Top 100 solo a maggio di quest'anno, ora è virtualmente numero 61.
di Alessandro Mastroluca | 30 luglio 2023
E' l'australiano Aleksandar Vukic la sorpresa della settimana. Numero 82 del mondo, suo best ranking destinato a migliorare, stasera giocherà ad Atlanta la sua prima finale ATP, trasmessa in diretta su SuperTennis e SuperTenniX alle 22.
Vukic ha sconfitto in rimonta 36 76(2) 75 Ugo Humbert, numero 38 ATP, forte di 17 ace e 34 vincenti complessivi. In finale lo aspetta Taylor Fritz, numero 9 del mondo, che ha battuto 63 75 J.J. Wolf e insegue il sesto titolo ATP in carriera.
Dopo la partita, l'australiano ha indicato il momento della svolta in una risposta vincente nel secondo punto del tie-break del secondo set. "Ero sotto 0-1, con un mini-break da recuperare. Ho giocato la risposta a tutto braccio, ho sentito l'appoggio del pubblico e l'ho usato a mio vantaggio - ha detto all'ATP -. Ho fatto il break nel primo game del terzo set, poi ho avuto un passaggio a vuoto ma mi sono ripreso e non potrei essere più felice".
La vittoria su Humbert segue i successi sulla wild card Quinn, e su altre due teste di serie nel torneo, Yoshihito Nishioka e Christopher Eubanks. Ha vinto più partite questa settimana che nel resto della stagione nel circuito ATP: grazie alla finale è virtualmente numero 61, sarà numero 48 se dovesse vincere il titolo.
Vukic ha costruito la sua ascesa in classifica attraverso i Challenger. E' entrato in Top 200 a marzo 2020 prima della sospensione del circuito per il COVID-19. Ha fatto il suo esordio tra i primi 125 del mondo a febbraio 2022, grazie ai due quarti di finale ATP ad Adelaide-2 e Sofia e al primo titolo Challenger Bangalore-2, in India.
Quest'anno, a maggio, è entrato in Top 100. Prima del Roland Garros ha giocato tre finali Challenger. Ne ha perse due, a Seoul e Oeiras-4, a Busan ha festeggiato il secondo titolo in carriera nel circuito. Nel circuito Challenger ha disputato altre due finali per lui speciali a Champaign, nel 2021 e 2022. Lì infatti aveva brillato dal 2015 al 2018 per la University of Illinois.
Popyrin e Vukic, i nuovi australiani
L'australiano, nato a Sydney, ha imparato a fronteggiare vittorie e sconfitte fin da piccolo. E' figlio di una coppia di emigrati da Sarajevo, Rad e Lilijana, scappati negli anni Novanta durante la guerra che ha portato alla dissoluzione della Jugoslavia.
"Tutti i maschi maggiorenni dovevano arruolarsi, ma mio padre non voleva andare in guerra e farsi ammazzare - ha raccontato al sito dell'ATP -. Si sentivano i proiettili sparati fuori dalla nostra casa, mia madre e mio fratello Vladimir riuscirono ad andar via. Poi mio padre provò a scappare anche lui e ad andare verso l'aeroporto. Stava partendo un aereo, lui si è mescolato con un'altra famiglia e ce l'ha fatta a lasciare il Paese. Hanno tutti ottenuto il visto per l'Australia, dove sono arrivati davvero senza niente, con un migliaio di dollari in tasca. E ora sono ingegneri, si occupano di computer".
Non a caso Vukic considera il padre Rad la figura che avuto l'impatto maggiore sulla sua vita e sulla sua carriera. "Mi ha spinto più di chiunque altro - ha detto -, è stato fondamentale per il mio sviluppo ed è ancora il mio primo tifoso".