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Zverev: "Sinner e Alcaraz sono migliori di me, per essere il n. 1 dovrò lavorare duro"

Il n. 2 al mondo ha parlato delle difficoltà di adattamento alle condizioni di Rio e della "rivalità con i due giovani: "Le condizioni umide non sono ideali per i problemi che sto avendo al gomito. Al giorno d'oggi ci sono cose che Alcaraz e Sinner fanno meglio di me, anche se sapete tutti quanto sogni gli Slam e il n. 1"

di | 20 febbraio 2025

Zverev esegue un dritto (profilo x @rioopenoficial)

Zverev esegue un dritto (profilo x @rioopenoficial)

Al Rio Open presented by Claro (ATP 500 con un montepremi di 2.574.145 di dollari) il tabellone si allineerà questa notte ai quarti di finale. In attesa degli ultimi ottavi, in programma oggi, tra gli ultimi otto è già approdato Alexander Zverev, testa di serie n. 1 e n. 2 del mondo. Un traguardo raggiunto per la verità in maniera non proprio agevole, ieri, battendo con un doppio tie-break il kazako Alexander Shevchenko (n. 103 ATP).

In conferenza, dunque, il classe 1997 di Amburgo (che domani affronterà l'argentino Francisco Comesana) ha raccontato innanzitutto di qualche difficoltà a livello fisico nell’adattarsi alle condizioni della capitale brasiliana. Poi, però, è tornato anche sul sogno che lo tormenta da tempo: quello di vincere gli Slam e diventare n. 1 al mondo, per il quale Jannik Sinner (e a suo dire anche Carlos Alcaraz, nonostante oggi sia n. 3) gli sbarra al momento la porta.

"Penso che il mio livello stia gradualmente migliorando. Storicamente, mi ci sono volute diverse partite per giocare un buon tennis sulla terra battuta, quindi sono soddisfatto dei miei progressi. Ciò che mi preoccupa un po' è che il mio gomito potrebbe soffrire per l'elevata umidità qui. La palla è molto pesante, è difficile muoverla e questo non è il massimo per il problemi che sto avendo”, ha commentato.

Sulla “rivalità” con i due giovani che gli hanno sottratto le ultime due finali Slam (Alcaraz al Roland Garros 2024 e Sinner il mese scorso all’Australian Open), il teutonico ha ribadito l’approccio cinico che lo sta inducendo a lavorare molto duramente negli allenamenti degli ultimi mesi: “Sapete tutti quanto io voglia diventare campione Slam e numero 1 al mondo. So che per riuscirci dovrò combattere duramente con Alcaraz e Sinner perché ancora oggi ci sono cose che loro sanno fare meglio di me. Devo evolvermi in quegli aspetti per realizzare i miei sogni nel mondo del tennis".

Visto anche il momento storico del tennis brasiliano, poi, il n. 2 al mondo è stato interrogato anche su Joao Fonseca, che dopo il primo titolo in carriera all’IEB+ Argentina Open di Buenos Aires, a 18 anni e mezzo, è uscito sconfitto al primo turno in quello che è per lui il torneo di casa: Gli ho detto che è perfettamente normale perdere all'inizio della settimana dopo il tuo primo titolo – ha detto, raccontando di un incontro avvenuto dopo la partita del giovane carioca -. La verità è che mi piace molto, come tennista e come persona. Sono convinto che raggiungerà la Top-10 e la Top-5 della classifica, ma queste cose richiedono tempo, non c'è bisogno di affrettare i suoi progressi".

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