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Il n. 2 al mondo ha parlato delle difficoltà di adattamento alle condizioni di Rio e della "rivalità con i due giovani: "Le condizioni umide non sono ideali per i problemi che sto avendo al gomito. Al giorno d'oggi ci sono cose che Alcaraz e Sinner fanno meglio di me, anche se sapete tutti quanto sogni gli Slam e il n. 1"
di Samuele Diodato | 20 febbraio 2025
Al Rio Open presented by Claro (ATP 500 con un montepremi di 2.574.145 di dollari) il tabellone si allineerà questa notte ai quarti di finale. In attesa degli ultimi ottavi, in programma oggi, tra gli ultimi otto è già approdato Alexander Zverev, testa di serie n. 1 e n. 2 del mondo. Un traguardo raggiunto per la verità in maniera non proprio agevole, ieri, battendo con un doppio tie-break il kazako Alexander Shevchenko (n. 103 ATP).
In conferenza, dunque, il classe 1997 di Amburgo (che domani affronterà l'argentino Francisco Comesana) ha raccontato innanzitutto di qualche difficoltà a livello fisico nell’adattarsi alle condizioni della capitale brasiliana. Poi, però, è tornato anche sul sogno che lo tormenta da tempo: quello di vincere gli Slam e diventare n. 1 al mondo, per il quale Jannik Sinner (e a suo dire anche Carlos Alcaraz, nonostante oggi sia n. 3) gli sbarra al momento la porta.
Zverev Redentor! ??#RioOpen pic.twitter.com/1Oj3kxYohB
— Rio Open (@RioOpenOficial) February 20, 2025