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Gli aspetti più significativi e i momenti salienti dell'integrazione del beach tennis nel circuito amatoriale FIT-Tpra. Ce ne parla Luca Bidolli del Comitato Beach Tennis della Federtennis.
di Fabio Bagatella | 12 marzo 2020
Nel 2020 il beach tennis è entrato ufficialmente a far parte del FIT-TPRA, il circuito federale amatoriale. Abbiamo chiesto a Luca Bidolli, componente del Comitato Beach Tennis, di approfondire questo connubio dalle grande potenzialità, mettendone in evidenza gli aspetti più significativi e i momenti salienti.
“Il Comitato Beach Tennis – esordisce Luca Bidolli – si è da sempre reso promotore di una sistematizzazione del settore amatoriale, e qualche anno fa ha introdotto una tipologia di tessera, chiamata non agonistica, finalizzata proprio all'attività non agonistica o comunque sporadica. Anche se in alcuni casi localizzati abbiamo potuto registrare un buon riscontro, il dato generale è stato complessivamente insoddisfacente, soprattutto a causa di alcune difficoltà comunicative”.
“In parallelo – continua Bidolli – abbiamo avuto modo di intercettare il successo del circuito FIT-TPRA e siamo stati ben contenti di salire a bordo di un sistema che, con le sue notevoli capacità di immagine, visibilità e diffusione, può diventare uno strumento dalle grandi potenzialità per i beachtennisti di ogni fascia d'età”.
“Il dialogo tra il Comitato Beach Tennis e il FIT-TPRA – prosegue Bidolli – è stato un percorso a tappe, iniziato circa un anno fa. Abbiamo iniziato a lavorare in modo congiunto con Marcello Sportelli (responsabile operativo FIT-TPRA, ndr) e i suoi colleghi per integrare nel miglior modo possibile il beach tennis nel sistema FIT-TPRA”.
Le operazioni più importanti da svolgere riguardavano l’individuazione della tipologia di tornei e la classificazione dei giocatori. “Per i tornei – spiega ancora Bidolli – abbiamo ripreso la consolidata formula del round robin seguito dal tabellone unico, mentre per i protagonisti abbiamo aperto il Circuito sia agli amatori veri e propri sia agli agonisti con classifica FIT non superiore a 4.3".
"Un ringraziamento particolare va a Simona Bonadonna (selezionatore e coach della nazionale italiana pro, ndr) che ha agito direttamente sul campo, facendosi portavoce di questo progetto in Emilia Romagna, che è la regione che raccoglie quasi la metà dei praticanti di beach tennis in Italia”.
“Questa esperienza – conclude Bidolli – sottolinea come la FIT si rivolga con sempre maggior impegno e attenzione agli amatori o agli agonisti di fascia inferiore. In Italia non ci sono molti esempi simili in altre discipline sportive: è un'importante opportunità che dovrebbe rappresentare un forte stimolo, affinché tutte le parti in causa, dai circoli ai singoli atleti, aderiscano al progetto FIT-TPRA per il beach tennis”.
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