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Lorenzo Musetti, condizionato da una serie di problemi muscolari, non ha potuto giocarsela fino in fondo contro il tedesco Dominic Koepfer. Ma conclude la sua esperienza con una serie di ricordi positivi da cui ripartire.
di Alessandro Mastroluca | 18 settembre 2020
Musetti vince cinque punti in meno negli scambi brevi e a fine set si fa a lungo massaggiare la spalla destra con sguardo sofferente appena celato dalla mascherina. Non ci crede più, e si vede. Continua a toccarsi, sta in campo per onor di firma, scuote la testa. Sente dolore, si sente. Il finale non rende onore al percorso. Ma la fine è un nuovo inizio. La conferma che Musetti, sicuro di entrare tra i primi 200, è un giocatore da tornei ATP. Roma è uno step di crescita, da cui prendere tutto il buono possibile.
"Devo crescere fisicamente e tecnicamente - ha spiegato in conferenza stampa - ma credo che il tempo sia dalla mia parte. E' vero, so fare tante cose, ma se non avessi niente da imparare, che gusto ci sarebbe a continuare la carriera?".
"Ero molto stanco, ho giocato tante partite questa settimana, poi ho avuto problemi alla spalla" dice Musetti che si presenta in conferenza tenendosi del ghiaccio sul braccio. Ringrazia Jannik Sinner, che un anno fa lo batteva nella sfida decisiva delle pre-qualificazioni e quest'anno l'ha definito più forte di lui. L'ha ringraziato anche personalmente, rivela, "anche se credo che lui sia più avanti come costanza, solidità di giocatore e classifica".
I complimenti che si moltiplicano per la sua settimana romana lo consolano della sconfitta. Il tennis, dice, "da tempo primeggia nella mia vita. Mia mamma, che ha sempre tenuto alla scuola, da un po' se n'è fatta una ragione".
Prima del match contro Koepfer, spiega, "mi sentivo scarico. Le quattro settimane di fila di tornei si son fatte sentire. Ma è stato un'ottimo torneo". Nelle prossime, giocherà i Challenger di Forlì, grazie a una wild card, e di Parma e poi ha in programma di partecipare al nuovo ATP 250 al Forte Village in Sardegna. Il bagaglio dopo Roma è sicuramente più ricco. "Se mi avessero detto tre settimane fa che avrei fatto terzo turno a Roma non ci avrei creduto. Mi porterò tante emozioni, tante notti passate a cercare invano di dormire".