“Magari l’infortunio fosse colpa di Melissa, Matteo ora è felice”

Stefano Massari, da preparatore mentale storico di Matteo Berrettini, che cosa non sta funzionando col nostro campione?

“Al di là dell’ultimo problema fisico, per me Matteo stava già bene dopo il problema di Napoli, tanto che, quando il capitano di Davis, Volandri, ha avuto bisogno, lui ha risposto:  'Ci sono'. E ha giocato il doppio a Malaga. Stava bene durante la preparazione pre-Acapulco e fino a ieri, stava bene anche lì”.

In Australia non era andata benissimo.

“Contrariamente ad altre volte, quando è rientrato vincendo subito Stoccarda e Queen’s, stavolta ha fatto tre vittorie e tre sconfitte, compresa quella famosa con Murray al primo turno di Melbourne. Che secondo me è stata più negativa per i primi due set persi che per il match point mancato con quel rovescio in mezzo al campo. Se la palla fosse stata più alta di 5 centimetri avremmo parlato di tutt’altro inizio di stagione. Ma questo è il tennis”.

Poi però ha deciso di fermarsi per allenarsi a fondo e ripresentarsi solo ad Acapulco. Come mai?

“Ha chiuso gli Australian Open incavolato per la sconfitta e dispiaciuto perché non era riuscito a far girare il match che aveva ripreso. Poi, dopo un anno difficile, nel quale si è allenato e ha giocato poco, ha scelto di fare una sosta proprio per prendere più tempo per allenarsi e poter poi giocare con continuità”.

Non è che ha allungato lo stop perché si è innamorato?

“No, io parlo con lui anche delle cose che gli succedono fuori dal campo e quindi delle sue relazioni importanti: ho conosciuto la fidanzata di una decina d’anni fa e poi Ajla, non conosco ancora Melissa (Satta, n.d.r.) ma sono sicuro che Matteo sta bene con lei e questo gli fa un effetto positivo. Matteo è contento di quanto gli sta accadendo in questa relazione che è diversa da quella con una collega tennista sempre un po’ già grande di età ma non tanto come Melissa, che viene dal mondo dello spettacolo e dell’intrattenimento. Mi sembra che lui la viva molto bene”.

I social rumoreggiano: temono che la sirena della tv distragga il tennista”.

“Io dico che Matteo è una persona curiosa, che si appassiona alle cose, che sia cinema, letteratura o musica. Dai suoi interessa trae stimoli importanti per la persona. Solleticargli questi interessi è stato parte del nostro lavoro insieme ”.

Quindi è lei il colpevole delle curiosità di Matteo.

“Già frequentava un attore, Alessandro Borghi, e qualche rapper, anche fra i meno noti, che però gli trasmettono qualcosa. Il suo desiderio di conoscenza e poi il vivere con passione quello che lo avvince sono parte di lui. Matteo ama la propria famiglia, i genitori, il fratello, la nonna e ama allo stesso modo, con trasporto, le donne con cui instaura una relazione”.

Non pensa che un personaggio dello spettacolo possa ostacolare la vita di un tennista professionista che oggi, ad alti livlli, è quasi un monaco trappista?

“No, perché secondo me più che di vita monacale e di rinuncia in toto alla vita per l’atleta si tratta di trovare una equilibrio fra allenamento, partite e interessi. Qualcuno pensa e scrive sui social e scherza che Melissa sia la causa del suo ultimo infortunio: chi lo allena e quindi anch’io forse, paradossalmente, saremmo contenti se fosse così ma Matteo si è fatto male altre volte e nella sua vita privata non esistevano le condizioni di oggi”.

A proposito di amore, almeno ha vinto con la wild card al fratello e il primo successo ATP di Jacopo al quale Matteo ha anche assistito facendo un tifo sfegatato.

“Matteo è una persona che si dà nell’amore con le persone care, e sicuramente l’aspetto più importante del viaggio ad Acapulco sarà proprio il ritorno di Jacopo e i bellissimi momenti che ha vissuto la famiglia Berrettini, tutta assieme”.