Ons Jabeur sapeva di essere pronta ormai a tutto. Lei, paladina del mondo orientale nel tennis, armata di un braccio d’oro, di gambe veloci e di un cervello finissimo. Lei che ha scritto già la storia delle racchette non solo della sua Tunisia ma di tutto il mondo arabo, acquisendo la corona del Roland Garros junior 2011 e poi toccando uno storico terzo turno nel torneo seniores (addirittura da lucky loser), ora sta facendo faville anche sull’erba di Eastbourne. Anzi miracoli. Perché la ventiquattrenne di Ksar Hellal ha infilato Rodina, Barthy (rinuncia), Minella e Konta. E, nei quarti contro Alizé Cornet, è scivolata sull’infida erba e s’è storta una caviglia. “All’inizio non pensavo di riuscire a camminare, ma ho provato a metter il piede giù e ho pensato al film di Karate Kid: 'Non m’importa, giocherò con una gamba sola, sono troppo vicina alla vittoria, sarebbe un peccato perdere adesso'. E ho vinto”. Tutto era contro di lei, dalla classifica di numero 66 Wta a un set di svantaggio, al break da recuperare nel terzo set con in più anche l’infortunio sul 4-3. Ma, stringendo i denti, regalando smorzate e repentini cambi di ritmo, ha superato l’ostacolo dopo due ore di battaglia, per 1-6 7-5 6-3 con 41 vincenti e 26 forzati. “In questo torneo sono diventata la regina delle rimonte dopo aver perso il primo set. Per me è un’altra motivazione per giocare meglio il secondo”. Così, si è qualificata alle impensabili semifinali contro Angelique Kerber, strafavorita dal pedigree di ex numero 1 del mondo e, soprattutto, di campionessa in carica a Wimbledon. Che scatta lunedì.