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Wimbledon sarà l'ultimo torneo in carriera per Marcos Baghdatis, simbolo di un Paese diviso. Ha giocato una finale Slam e raggiunto i top 10 del ranking mondiale, ma rischia di essere ricordato soprattutto per due bellissime sconfitte
di Alessandro Mastroluca | 27 giugno 2019
Per capire Cipro bisogna attraversare la frontiera a Nicosia, l'ultima capitale divisa d'Europa. L'isola dove secondo la leggenda nacque Afrodite, dea dell'amore e della bellezza, è un monumento alla memoria di ferite che segnano la vita. Nei due nomi della capitale, Nicosia o Lefkoșa, si rispecchiano le due anime di una nazione con un'area occupata dai turchi nel 1974 e di fatto mai riconosciuta. Le due anime di Marcos Baghdatis, che a Wimbledon giocherà il suo ultimo torneo in carriera, con un primo turno tutt'altro che scontato contro Jan-Lennard Struff.
Baghdatis ha messo Cipro sulla mappa del tennis, che ha cercato di divertirsi e divertire. Nel 2006, quando l'isola contava una cinquantina di campi e poco più di 5 mila tesserati, ha giocato la finale all'Australian Open, la sua prima e unica in uno Slam, oltre alla semifinale di Wimbledon. Ma di lui restano soprattutto due partite perse: allo Us Open 2006 contro Andre Agassi, al suo ultimo successo in carriera, e all'Australian Open 2008 contro Lleyton Hewitt, il match concluso più tardi nella storia degli Slam.