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Fu la prima rumena a entrare in Top 10, vincendo al Roland Garros nel 1978. Oggi è manager e punto di riferimento di Simona Halep, che ha trionfato a Wimbledon - prima rumena di sempre - una settimana fa
di Alessandro Mastroluca | 16 luglio 2019
Per Jausovec, però, i legami in campo si mettono da parte. Chiedere a Martina Navratilova, che l'ha molto aiutata da giovane e ha perso solo una volta al primo turno a Wimbledon, proprio contro di lei. Ruzici martella col dritto contro il rovescio dell'amica, il suo punto debole, e presto si ritrova avanti di un set e di un break, 6-2 2-1 e servizio.
Nel primo punto del game successivo, tira un dritto che sembra lungo a tutti, Jausovec compresa, ma non alla giudice di linea. La slovena, che allora giocava per la Jugoslavia, mette il suo colpo in rete. Guarda l'arbitro, poi guarda l'amica: diglielo anche tu, l'hai vista che è fuori. Ruzici, che dall'amica ha sempre perso in carriera, va dall'altro lato del campo e si prepara a servire.
“In campo devi dimenticarti dell’amicizia - dirà -. Io ero dall'altra parte, non potevo dire se era fuori o no. E non potevo darle quel punto, avrebbe potuto anche farmi perdere la partita”. Contro l'amica, Ruzici vincerà anche il suo ultimo titolo in carriera, a Bregenz nel 1985.