23 finali Slam in 7 anni
Ha braccia forti, si allena costantemente con i pesi e pratica pugilato nel circolo della polizia. Vanta anche un polso fermo con cui riesce a mascherare le intenzioni e cambiare direzione all'ultimo. Lo aiuta l'esperienza giovanile con il ping pong, dove è arrivato in finale nei Campionati nazionali junior del 1951, e ha preso poi l'abitudine di tagliare il manico delle racchette di qualche centimetro per mantenere un'impugnatura più alta. In questo modo, ha detto Adrian Quist, ex campione australiano con una seconda carriera di successo come general manager della Dunlop, “colpiva ogni palla, da ogni posizione, con naturalezza. Non si preoccupava troppo del movimento dei piedi. Semplicemente, quando gli arrivava una palla la colpiva forte e bene”.
Con questo piano, gioca 23 finali Slam dal 1951 al 1957: ne vince 13 tra singolare, doppio e doppio misto. Perde contro Rosewall nel match per il titolo all'Australian Open del 1955, un anno destinato a segnare il suo futuro. È infatti fidanzato con una tennista australiana, Jenny Staley, finalista agli Australian Championships del 1954. Le chiede di sposarlo durante la festa per i suoi ventun anni, a marzo del 1955. Programmano di annunciare il fidanzamento a giugno, quando saranno entrambi a Londra per preparare Wimbledon. Ma Jenny scopre di essere incinta, e allora il 18 giugno, il giorno prima dell'inizio dei Championships, celebrano direttamente il matrimonio alla St Mary's Church. Avranno tre figli, si ameranno per tutta la vita. Nemmeno la corte di Lauren Bacall, una delle donne più belle del mondo, vedova di Humphrey Bogart, lo distoglie dalla sua Jenny.