La preparazione romana
La scelta di svolgere gran parte della preparazione a Roma nasce da un’idea di Stefano Vukov e del suo amico fraterno Adriano Albanesi, che ha organizzato nei minimi dettagli i duri allenamenti svolti in Italia, prima di un paio di settimane conclusive in quel di Bratislava.
Elena ha alternato lavoro fisico a sedute in campo muovendosi fra tre circoli: Antico Tiro a Volo, Casalotti e Forum. “Sono molto contento della preparazione romana di Elena – racconta Albanesi – che ritengo sia una giocatrice con potenzialità straordinarie. Abbiamo organizzato un team di esperti per ogni settore, tra cui il preparatore e nutrizionista Fabio Buzzanca, e siamo molto soddisfatti dei risultati. Il tennis della kazaka? Devastante, ma ovviamente con alcuni importanti margini di miglioramento. Ci siamo concentrati molto sulla parte cognitiva e sugli appoggi: Elena, essendo molto alta, fa fatica a trovare il giusto equilibrio nei colpi in corsa, ma dopo qualche settimana di lavoro mirato la sensazione è che sia già arrivato un bel salto di qualità, come dimostrato dagli splendidi risultati di inizio 2020”.
Molto soddisfatto anche Buzzanca, secondo cui: “Rybakina ha fatto fatica all’inizio a causa di metodi di allenamento per lei totalmente sconosciuti. Ma si è applicata al massimo e dopo un paio di settimane ha trovato ritmo e convinzione. A livello muscolare è cresciuta tanto e l’utilizzo della forza delle gambe si appresta a diventare un suo punto di forza”.
“Mi sono divertita molto a lavorare con Adriano e Fabio – ha ribadito la kazaka -, anche se non li conoscevo affatto. Ho imparato cose nuove, svolgendo sedute molto diverse dal solito, come ad esempio quelle legate al visual training. Esercizi all’inizio complicati, ma pian piano positivi e divertenti. Dove voglio arrivare? Vorrei vincere sempre, ovunque io mi trovi. Non mi pongo limiti”.
Il tennis moderno della Rybakina, basato su un grande fisico, un servizio devastante e colpi fondo potentissimi, rappresenta il gioco ideale per arrivare, oggi, nel gotha di questo sport. Le potenzialità sono smisurate, così come la voglia di arrivare in alto grazie al lavoro e al sacrificio. Elena sa quello che vuole e non vede l’ora di guadagnarselo sul campo.
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