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Campioni internazionali

Fiona Ferro, tenacia e volontà alla prova di "Sarita"

Nel 2018, Fiona Ferro è diventata la 43ma francese a entrare in top 100. A Palermo, ha raggiunto il sesto quarto WTA, il quinto di fila sulla terra rossa, il secondo al Country Club. La carriera e le curiosità sull'avversaria di Sara Errani

di | 07 agosto 2020

Fiona Ferro sfida Sara Errani ai quarti del Palermo Ladies Open

Fiona Ferro sfida Sara Errani ai quarti del Palermo Ladies Open

Non vinceva due partite dallo US Open del 2019. Ma Fiona Ferro, numero 53 del mondo, sulla terra rossa cambia volto. Avversaria di Sara Errani per un posto in semifinale, la francese ha bissato i quarti dell'anno scorso al Palermo Ladies Open. 

Dopo un agevole esordio contro la qualificata argentina Nadia Podoroska, ha messo il suo tennis continuo e le variazioni di ritmo di rovescio per tenere sulla difensiva Ekaterina Alexandrova, numero 27 WTA, e completare un autorevole secondo successo in carriera contro una top 30.
Contro Errani, la giocatrice in attività con più successi sul rosso (180), giocherà il suo sesto quarto di finale, il quinto di fila sulla terra battuta, tutti tra il 2019 e il 2020. 

L'anno scorso, il primo che ha concluso fra le prime 100 del mondo, ha vinto il primo titolo WTA a Losanna. Nella sua prima finale nel circuito maggiore ha sconfitto Alize Cornet, francese pure lei, lineamenti fini e umore cangiante come la pioggia di marzo. Ferro ha poi perso in semifinale a Lugano e nei quarti a Strasburgo e al Country Club palermitano. 

L'unico quarto di finale non sul rosso è il primo in assoluto, a Guangzhou nel 2018. Si fermò contro la futura vincitrice del torneo, la veloce e tenace numero 1 cinese Qiang Wang, che sarebbe poi diventata la seconda giocatrice della nazionale con il miglior ranking di sempre dopo Li Na, prima cinese campionessa Slam in singolare.

Fiona Ferro

Le sicurezze di una ragazza cresciuta in una famiglia molto unita, con una storia di legami forti e una geografia che più europeista non si può. Mamma Catherine è belga, e infatti Fiona è nata in Belgio a Libramont-Chevigny, piccolo comune vallone. 

Papà Fabrizio è francese di origine italiana. Quando Fiona aveva un anno, hanno chiuso un ristorante che gestivano in Belgio e si sono trasferiti a Valbonne, sud della Francia, dove ora possiedono due alberghi. I due fratelli, Gianni e Paolo, di 27 e 26 anni, hanno aperto a loro volta un ristorante italiano. Cercano di seguire tutte le partite di Fiona, che nel 2018 è anche andata ad aiutarli durante un infortunio nel 2018.
 
Ferro, che ha anche un fratello minore (Flavio), ha trascorso con loro la quarantena, un periodo che ha costretto i genitori a chiudere l'hotel. Nella loro casa hanno costruito un campo da tennis in terra battuta. Ferro si è allenata con il fidanzato e con i due fratelli maggiori, che hanno raggiunto una classifica nazionale di 2.6. 

Ha mantenuto una routine fissa, un giorno tennis e uno di potenziamento atletico e lavoro con i pesi. Ha centrato la finale del torneo virtuale di Madrid, persa contro Kiki Bertens con cui si era allenata per prendere la mano con il gioco.

E' rimasta in quotidiano contatto con il preparatore Pascal Supiot e il nuovo allenatore che la segue da fine 2019, Emmanuel Planque, riconoscibile per la stazza florida e i lunghi capelli che stanno virando dal nero al brizzolato. 

Planque, che ha interrotto dopo meno di un anno il rapporto con il mancino creativo ma ancora incostante Corentin Moutet, sta proseguendo il lavoro di Huet. Dal 2018, infatti, l'ex top 100 l'ha fatta lavorare molto sul piano atletico, sugli appoggi, per riuscire a colpire in avanti, in anticipo perché, diceva, "guadagnare tempo è tutto nel tennis moderno".

Finalmente convinta delle sue possibilità, libera dai dubbi anche sulle superfici diverse dal rosso, Ferro sta ancora scoprendo dove finiscono i suoi margini di miglioramento. 


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