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Lo scozzese approfitta dell'isolamento nella bolla newyorkese per imbastire una sorta di intervista aperta su Twitter...
di Vincenzo Martucci | 19 agosto 2020
Ne abbiamo captata qualcuna. Le prime sono personali e maliziose, anche provocatorie. Potrebbero scivolare nel ridicolo, ma Andy ne esce con classe.
La tua anca fa suonare i metal detector in aeroporto? “Sempre, ed è imbarazzante quando mi chiedono che cosa porto in tasca”.
Il tuo pene è il più piccolo dell’ATP Tour, se è così, quanti millimetri è lungo? “Di sicuro è uno dei più piccoli, ma @liambroady (ex grande promessa inglese, n.d.r.) detiene nettamente questo record”.
Murray non si tira indietro nemmeno davanti alle domande più delicate, che riguardano i colleghi, coi quali sta per tornare a condividere gli spogliatoi, la players lounge, il campo di gara.
Il giocatore più sottovalutato del Tour? “Buona domanda… @robertobautistagut. Sembra che sia da così tanto tempo fra i top 20…”.
Qual è il colpo che ruberesti di più a un altro giocatore? “Di gran lunga, il servizio di @johnisner”.
Qual è il tuo “top 10” preferito e perché? “Mi è sempre piaciuto guardare la grande energia.. la grande attitudine… di @rafaelnadal. Gran giocatore. Mi piace anche @iamgaelmonfils, è straordinario quel che può fare, mi strappa sempre un sorriso. E anche @k1ngkyrg1os, quand’è concentrato”.
Ti lavi i denti prima o dopo colazione? “Sicuramente dopo, no? Certa frutta e certe bevande hanno un sapore orrendo dopo che ti sei lavato i denti”.
Quale giocatore dell’Atp ti piacerebbe allenare e perché? “@rogerfederer perché imparerei tanto e sarebbe interessante parlare di tennis con lui, vederlo allenare. E lui vincerebbe tanto” (con un emoticon con un bel pollice alzato).
L’intelligenza di Murray rispunta fuori poi, perentoria all’ultima domanda. Secondo te chi è il GOAT? “Serena”, risponde secco, sicuro. Come quelle sue risposte al servizio, e quelle transizioni difesa-attacco che hanno caratterizzato la sua carriera. Bentornato, Andy.