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La Osaka si racconta sul supplemento di settembre di “WSJ. Magazine - Women’s Style Issue”. Dalla sfida di essere giapponese e nera all’amicizia con Kobe Bryant
di Tiziana Tricarico | 26 agosto 2020
E’ senza dubbio un personaggio Naomi Osaka. Una giovane donna cui di certo non fa difetto la personalità. Qualche giorno fa il magazine “Forbes” l’ha incoronata come l’atleta donna che più ha guadagnato negli ultimi 12 mesi (nove delle dieci atlete più pagate al mondo dal 1° giugno 2019 al 1° giugno 2020 sono tenniste): l’ex number one ha messo in banca 3,4 milioni di dollari di montepremi ma ben 37,4 milioni di sponsorizzazioni! E tutto questo nonostante nello stesso periodo sia passata dal trono mondiale alla decima posizione del ranking….
Ora la 22enne nippo-americana si è guadagnata la copertina del supplemento di settembre di “WSJ. Magazine - Women’s Style Issue”. Accanto agli scatti patinati e molto glamour che sottolineano il fascino esotico della tennista giapponese c’è una bella intervista che mostra una Osaka un po’ diversa dal solito.
Per esempio la ragazza che quest’estate, quando nei giorni successivi alla morte di George Floyd gli occhi del mondo erano puntati su Minneapolis, è volata da Los Angeles per unirsi alle proteste e comunicare con le persone all’angolo della strada dove era stato ucciso.
La due volte campionessa Slam - Us Open 2018 e Australian Open 2019 -, prima asiatica di sempre ad arrivare in vetta al ranking, ha anche rivelato chi è la persona con la quale si sente più in sintonia:
“Quando sono nervosa o c’è qualcosa che mi passa per la testa telefono a mia sorella Mari (di due anni più grande, anche lei tennista): è l’unica persona che sa come calmarmi e farmi restare concentrata”.