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Campioni internazionali

Mladenovic, un’altra mazzata per “colpa” di Paire

Dopo la cocente eliminazione in singolare agli Us Open, l’amicizia con il connazionale, positivo al coronavirus, costa alla francese l’esclusione dal doppio con l’ungherese Babos per motivi sanitari su decisione della Contea di Nassau: “Deve rimanere in stretta quarantena in camera”

di | 06 settembre 2020

Kristina Mladenovic

Un'espressione di Kristina Mladenovic che la dice lunga sul suo stato d'animo

A New York piove sul bagnato. Malgrado la super-bolla dello Us Open, piove soprattutto sui francesi, da Benoit Paire ad Adrian Mannarino, a Kristina Mladenovic. Il primo è stato bloccato nella sua camera d’albergo perché affetto da Covid-19, il secondo è stato stoppato per tre ore prima di poter affrontare Sascha Zverev perché il governatore dello stato di New York, Andrew Cuomo, ha chiesto agli organizzatori di non farlo giocare perché era venuto in contatto col collega, pena una quarantena di due settimane, la terza è stata fermata nel secondo turno dal harakiri sul 6-1 5-1 15-0 e poi 5-2 40-0, con quattro match point mancati contro Varvara Gracheva, e poi inchiodata allo stop a tavolino nel torneo di doppio, dov’era la testa di serie numero 1 in coppia con Timea Babos.

Kiki Mladenovic

Kiki: “Trattati in modo abominevole”

I giocatori sono furiosi, vorrebbero rientrare in patria prima possibile, ma dovranno ancora sottostare alle strettissime regole imposte dalle autorità locali a quelle sportive per poter disputare il torneo e salvare i 70 milioni di dollari per i quali la Usta, la Federtennis statunitense, era già esposta. Dopo il suicidio sportivo, Kiki aveva cercato di svicolare dalle responsabilità: “Non è colpa loro se ho fallito quattro match point, ma ringrazio l’USTA che sta facendo vivere tutti in modo surreale. E’ un incubo. Adesso ho solo un desiderio ed è quello di riavere indietro la mia libertà. Vorrei davvero raccontarvi le tante cose che stanno accadendo qui: il modo in cui ci stanno trattando è abominevole”.

Mladenovic e Babos vincitrici agli Australian Open con il trofeo

L’esclusione dal doppio per motivi sanitari

I suoi guai non erano finiti, però, anzi sono aumentati ancora. Dopo essere stata inclusa nella super-bolla dispensata a tutti i giocatori che erano venuti in contatto con Paire, e quindi costretta a regole ancor più strette di limitazione della libertà nei contatti coi terzi, con divieto di evasione dal tragitto hotel-allenamenti-partite, la francese di ceppo slavo è stata addirittura esclusa d’ufficio, ancor prima di cominciare il torneo, dal torneo di doppio.
La spiegazione è stata affidata a un comunicato degli organizzatori, a scanso di rivalse legali: “I funzionari della sanità pubblica della Contea di Nassau, dove risiede la giocatrice Mladenovic, come le altre atlete degli Us Open (all’hotel Marriott), hanno diramato un avviso di quarantena per tutti coloro che hanno avuto un contatto prolungato con i positivi al Coronavirus. Quest’obbligo impedisce loro di raggiungere lo USTA Billie Jean King National Tennis Center. La USTA è obbligata a seguire le linee guida dello Stato, della città e della Contea: tutte le persone che sono state in contatto prolungato con il giocatore infetto, Benoit Paire, dovranno rimanere nelle proprie camere d’albergo per il restante periodo di quarantena. Kristina Mladenovic fa parte di queste persone, e poiché il torneo di doppio è cominciato, anche Timea Babos che fa parte della sua squadra, è stato esclusa dagli US Open”.

“Fisicamente e mentalmente prosciugata”

Dopo il doloroso ko in singolare, Kiki era apparsa davvero sconvolta: “Ho subito la più cocente sconfitta della carriera, non ho sfruttato le occasioni, sono crollata, non avevo più nulla nel serbatoio, provate a pensare come mi sento”. Per quattro volte era arrivata a un solo punto dal terzo turno agli Us Open che ha toccato nel lontano 2015, poi però aveva vinto appena un game degli ultimi dodici, subendo un umiliante 6-0 al terzo set. E aveva motivato il crollo con la situazione psicologica che stava vivendo: “Mi è stato concesso soltanto di giocare la partita, letteralmente, non ho potuto fare altro. Fisicamente e mentalmente ero prosciugata”.

Povera, chissà come starà vivendo queste ore di rabbia e frustrazione della partita più dura.

Kristina Mladenovic al servizio

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