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La terra ne esalta la potenza, la corsa, la resistenza e la diverte per la possibilità di scivolare...il fenomeno Gauff, prossima regina della classifica mondiale e delle teen-ager afroamericane
di Vincenzo Martucci | 17 settembre 2020
L’impatto con la grande ribalta sono state superiori per Muguruza. Enormi erano le aspettative della Spagna, il paese di papà per cui gioca, dopo essere nata in Venezuela, la terra della mamma. Troppo lunga era stata l’attesa di una nuova campionessa, dopo Conchita Martinez ed Arancia Sanchez.
E la morbida Muguruza ne è rimasta schiacciata. Anche lei alta e potente come Coco, ha vinto Roland Garros 2016 e Wimbledon 2017, è salita al numero 1 del mondo, ma non ha mai convinto davvero, poi è andata decisamente in crisi, è comunque tornata in alto, ma non ancora così in alto, da numero 16 della classifica, portandosi dietro quella sensazione di incompiutezza che la rende insoddisfatta.
A 26 anni, è forse pronta, più conscia di sé e del suo tennis, e confida proprio in questa brevissima stagione sulla terra rossa, fra Roma e Parigi, per fare un altro salto di qualità. Ora che è anche appagata sotto il profilo sentimentale. Vero, non vero? Chissà. Lei taglia corto, preoccupata più che mai di accusare ancora una volta la morsa della tensione: “Ho avuto un po’ più di tempo per prepararmi a Roma rispetto all’anno scorso, e non vedo l’ora di giocare più partite possibile per arrivare al meglio al Roland Garros. So che Coco può giocar bene su tutte le superficie sono pronta al questa sfida”.