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L'argentino batte Nadal in due set e conquista la semifinale agli Internazionali BNL d'Italia per il secondo anno consecutivo. E' la 40ma sconfitta sulla terra battuta del maiorchino nel circuito. Schwartzman sfiderà Shapovalov per un posto in finale
di Gianluca Strocchi | 19 settembre 2020
Niente decima, almeno per ora, a Roma. In un 2020 strano come questo Rafa Nadal, numero 2 della classifica mondiale e del seeding, si ferma infatti ai quarti di finale degli Internazionali BNL d’Italia: a firmare la clamorosa sorpresa che chiude il sabato capitolino è l’argentino Diego Schwartzman, numero 15 Atp e ottava testa di serie, che dopo aver perso nove volte su volte (rimediando appena due set) si prende la soddisfazione di mettere ko il signore della terra, nove volte trionfatore in questo torneo.
E lo fa con pieno merito “il Peque”, con una partita perfetta: 62 75, in due ore e 3 minuti, il punteggio che spalanca al 28enne di Buenos Aires le porte della seconda semifinale consecutiva al Foro Italico e seconda a livello di Masters 1000. L’urlo liberatorio che lancia Diego è la sintesi di una serata di fine estate indimenticabile, di quelle da raccontare ai nipotini fra qualche anno, diventando il 24esimo giocatore diverso a battere il campione spagnolo sul rosso.
Aveva lasciato per strada appena 6 giochi in due partite il mancino di Manacor, al rientro alle competizioni dopo oltre sei mesi e mezzo di stop (l’ultimo match ufficiale la finale di Acapulco vinta a fine febbraio contro Fritz), così da approdare per la 15esima volta in 16 anni ai quarti in riva al Tevere, però il rullo compressore si è inceppato di fronte a un avversario. “Non ho aspettative - aveva detto Rafa alla vigilia -: solo scendere in campo fare, del mio meglio ed essere il più possibile competitivo”.
Ha lottato, con il cuore, ma di fronte ha trovato un giocatore ispiratissimo, uno Speedy Gonzales capace di reggere l’urto dei colpi dello spagnolo e contrattaccare con efficacia, limitando a 17 gli errori gratuiti a fronte dei 30 di Nadal, costretto ad incassare la 40esima sconfitta sulla terra in 21 anni carriera nel tour. Un capolavoro, quello di Schwartzman, che gli consente di giocarsi un posto in finale con il Next Gen canadese Denis Shapovalov, numero 14 del ranking Atp e 12esima testa di serie, destinato a fare irruzione nella Top 10
Anche nella seconda frazione l’argentino è riuscito a reggere l’urto dei colpi del maiorchino, che ha sventato una palla break nel quinto gioco ma nel settimo game, con un dritto in corridoio e una smorzata in rete, ha dovuto cedere il servizio. Immediato il contro-break del nove volte trionfatore al Foro (4-4), che però si è di nuovo trovato sotto.
Schwartzman è andato a servire per il match, perdendo però a zero il game (5-5). La striscia di “strappi” non si è arrestata, con il sudamericano ad andare a servire di nuovo per il match, e stavolta Diego, complici due rovesci e un dritto in corridoio del fuoriclasse spagnolo, è riuscito a piazzare il del ko, conquistando l’ultimo agognato punto con una volée di dritto. Un exploit tale da meritare i complimenti di Rafa e l'applauso, in piedi, di papà Nadal.
"Non era la mia serata. Lui ha giocato molto bene, io no - ha detto Nadal - . Quando va così, si perde: è semplice. Questo può accadere quando si sta molto tempo senza giocare. Ho giocato due belle partite, quella di stasera è stata brutta. Ora non è il momento di trovare scuse, ma di accettare aver giocato male e di aver perso. Questa sera era molto umido, le condizioni erano molto più pesanti rispetto alle sere precedenti".
Non la pone come alibi per la sconfitta, comunque. "Complimenti a Diego. Continuerò a lavorare. Almeno sono riuscito a giocare tre partite e ho lottato fino alla fine. Ma non puoi vincere perdendo così tante volte il tuo servizio. Devo aggiustarlo. So come fare".
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