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Marketa Vondrousova ha lasciato tre game a Elina Svitolina, due volte campionessa agli Internazionali BNL d'Italia. La ceca, finalista al Roland Garros 2019, raggiunge la prima semifinale in un WTA Premier
di Lorenzo Andreoli | 19 settembre 2020
“Questa situazione è surreale. Mi ha ricordato i tempi in cui giravo il mondo per i tornei giovanili, con gli spalti vuoti e solo il tuo coach ad applaudirti per un bel punto”. Niente applausi, questa volta, per Elina Svitolina. Scarica, spossata, appannata. La due volte vincitrice degli Internazionali BNL d’Italia saluta Roma nel mondo più lontano possibile dalla sua attitudine alla vita: senza lottare. Sul Campo Pietrangeli la ceca Marketa Vondrousova, finalista al Roland Garros nel 2019, ha ridefinito il concetto di arguzia applicato allo sport, conquistando per la prima volta un posto tra le prime quattro di un torneo Premier. Tra lei e la finalissima una tra Karolina Pliskova ed Elise Mertens.
Il 6-3 6-0 finale, maturato in appena un’ora e venti minuti di gioco, è il trionfo dell’acume tattico sulla potenza. Della malizia sulla stoica resistenza. Eppure, a partire forte, era stata proprio la 26enne di Odessa, reduce da prestazioni vincenti e convincenti nei primi due turni della sua avventura romana. I successi con Pavlyuchenkova prima e con Kuznetsova poi, avevano riconsegnato al circuito una Svitolina desiderosa di andare avanti e prepararsi al meglio per l’ultimo Major della stagione.