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Alla vigilia dell’anno nuovo, ecco cinque giocatori e cinque giocatrici (rigorosamente giovani) che puntano forte sulla stagione 2023, con l’obiettivo di scalare le classifiche e ritagliarsi un posto nel tennis che conta
01 gennaio 2023
Anno nuovo, vita nuova. E nomi nuovi da tenere d’occhio. Spaziando fra circuito maschile e femminile, abbiamo individuato dieci talenti seguire nella stagione in arrivo, fra giocatori che hanno già dimostrato di saper fare grandi cose in mezzo ai più forti e altri che puntano a riuscirci a partire dal 2023.
JACK DRAPER (Gran Bretagna), classe 2001, numero 42 ATP
Fra i giovani visti in azione alle Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals di Milano è parso quello con i più grandi margini di miglioramento. Dopo 4 titoli Challenger, nel 2022 si è catapultato nel circuito maggiore ed è salito fino alla top-50, giocando in Canada il suo primo quarto di finale in un Masters 1000. Il mancino inglese, figlio dell’ex direttore della LTA, ha tutto per arrivare molto in alto e non sarebbe una sorpresa vederlo (almeno) dimezzare il proprio ranking nel corso della prossima stagione.
BEN SHELTON (Stati Uniti), classe 2002, numero 96 ATP
Il ventenne di Atlanta è riuscito nell’impresa di arrivare fra i primi 100 giocatori della classifica mondiale ATP giocando solamente metà stagione e soprattutto senza mai mettere piede fuori dagli Stati Uniti, dopo la scelta di lasciare il college e i campionati NCAA per passare professionista. Ha chiuso il 2022 con tre titoli Challenger di fila, dimostrato di essere pronto per il salto di qualità in mezzo ai più forti, e si è meritato la possibilità di iniziare il 2023 dall’Australian Open. Ora viene il bello: nei pochi assaggi di Tour che ha avuto, ha dimostrato di avere le carte in regola per fare ottime cose.
DOMINIC STRICKER (Svizzera), classe 2002, numero 118 ATP
Col suo enorme talento ha incantato gli spettatori dell’Allianz Cloud durante le Next Gen ATP Finals (ma non solo), e ora il pubblico si attende di vederlo entrare con agio nei primi 100 della classifica e poi andare sempre più su. Vincitore nel 2020 del Roland Garros juniores, ha un tennis mancino che è gioia per gli occhi e funziona ugualmente bene su tutte le superfici. Non diventerà il nuovo Federer (e probabilmente nemmeno il nuovo Wawrinka), ma può fare ottime cose e nel 2023 sarà chiamato a dimostrarlo.
LUCA NARDI (Italia), classe 2003, numero 135 ATP
Per il 2001 c’è Jannik Sinner, per il 2002 Lorenzo Musetti, per il 2003 Luca Nardi. Se vorrà seguire le orme dei due talenti che l’hanno preceduto, il giovane di Pesaro dovrà iniziare a ottenere i primi risultati di spessore nella prossima stagione, che lo vedrà spegnere 20 candeline. La presenza davanti a lui degli altri due può dargli una mano a giocare senza pressione, per esprimere a pieno un potenziale enorme. L’obiettivo deve essere quello di raggiungere i primi 100, ma ci sono già i margini per fare anche meglio.
LUCA VAN ASSCHE (Francia), classe 2004, numero 139 ATP
Classifica ATP alla mano, il francese nato in Belgio (da mamma italiana) è il diciottenne più forte al mondo, grazie a un finale di 2022 che col suo primo titolo Challenger – a Maia, Portogallo – l’ha visto entrare nei primi 140 del ranking. Luca piace perché gioca quel tennis tipico della scuola francese, con poca potenza e tanta intelligenza tattica. Una ricetta che ha già fatto la fortuna di vari connazionali, come Simon, Clement, Santoro e altri. Ora tocca a lui, con tanta voglia di emergere e il privilegio di avere il tempo dalla sua parte.
QINWEN ZHENG (Cina), classe 2002, numero 28 WTA
A metà dicembre la WTA l’ha eletta come Newcomer of the Year del 2022, premiando una stagione iniziata da numero 125 del mondo e terminata con pieno merito fra le prime 30, con la finale al WTA 500 di Tokyo come risultato più prestigioso insieme a due successi contro giocatrici top-10. La cinese di Wuhan, che si allena a Barcellona seguita dall’ex top-70 Pere Riba, è una delle under 21 più interessanti dell’intero panorama femminile, e punta a restituire al gigante Cina i risultati di grande spessore conquistati in passato da Li Na. Il 2023 può essere anche il suo anno.
MARTA KOSTYUK (Ucraina), classe 2002, numero 69 WTA
Nel 2002 ha raggiunto la top-50 proprio alla vigilia dello scoppio del conflitto fra la sua Ucraina e la Russia, che per mesi le ha impedito di giocare a mente libera e ha finito per incidere parecchio sul suo rendimento in campo, tanto che in tutta la stagione ha giocato una sola semifinale in un torneo WTA 250. Ma le doti della ventenne di Kiev sono rimaste le stesse che da tempo hanno portato molti a etichettarla come una futura campionessa Slam. Dovesse riuscire a esprimerle già nel 2023, potrebbe fare grandi cose.
LINDA FRUHVIRTOVA (Repubblica Ceca), classe 2005, numero 79 WTA
A 17 anni è già numero 79 del mondo, con un titolo WTA in cassaforte. Basta questo come curriculum di Linda Fruhvirtova, la giovane giocatrice ceca che insieme alla sorella Brenda (numero 132 WTA a 15 anni) promette di ritagliarsi un ruolo importante nel tennis di domani. Nelle ultime stagioni la biondina di Praga è cresciuta castamente e non c’è ragione per credere che non lo farà anche il prossimo anno. Competere a tempo pieno nel circuito maggiore sarà un bel test, ma il primo approccio lascia davvero ben sperare.
CLARA TAUSON (Danimarca), classe 2002, numero 96 WTA
Il best ranking dell’ex numero uno del mondo juniores è fissato oltre sessanta posizioni più avanti rispetto alla sua classifica attuale, segno che ha già dimostrato di poter arrivare molto più in alto. Il 2022 della danese non è stato esattamente un anno da ricordare, ma può risultare importante in un’ottica di formazione, verso un 2023 da protagonista. Anche se per iniziare l’anno nuovo dovrà attendere più del previsto: salterà la stagione australiana a causa di una distorsione alla caviglia rimediata alla vigilia della partenza.
LINDA NOSKOVA (Repubblica Ceca), classe 2004, numero 102 WTA
La crescita dirompente delle Fruhvirtova, sue connazionali, le ha un po’ tolto attenzioni, ma anche la tennista di Vsetin, 18 anni compiuti a novembre, promette un gran bene. Ha chiuso l’anno alla soglia delle prime 100, ma le ha già toccate qualche mese fa e soprattutto ha dimostrato di avere il tennis per stare fra loro, chiudendo il 2022 con 40 vittorie. La sfida vera inizia adesso, perché dovrà lasciare da parte i tornei ITF per confrontarsi costantemente nel circuito maggiore, ma le premesse sono molto interessanti.
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