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Campioni internazionali

Andrey, Karen, Sasha, Alex, Hubert, Alejandro: nomi noti nel doppio di Roma…

Rublev, Khachanov, Zverev, DeMinaur, Hurkacz, Davidovich Fokina: molti singolaristi di qualità fra gli iscritti al tabellone di coppia. I motivi sono diversi, c’è anche l’attrazione Davis, il bisogno di allenarsi, quella di affinare la tecnica e i premi

di | 11 maggio 2023

Andrey Rublev e Karen Khachanov in azione (foto Getty Images)

Una volta era la prassi e John McEnroe ne è stato l’esempio più lampante. Fino all’altro ieri era un’usanza soprattutto fra le donne. Ultimamente anche i singolaristi di punta quelli che, al via, hanno ambizioni di successo e comunque di classifica, hanno capito che  il doppio è la palestra ideale della carriera individuale di un tennista. E così, ancor prima di una riforma che va al più presto attuata, magari come abbiamo suggerito al presidente dell’ATP, Andrea Gaudenzi, cominciando il torneo di doppio più avanti rispetto al singolare per consentire agli eliminati nei primi due turni dell’individuale di iscriversi alla competizione di coppia.

Intanto, anche agli Internazionali BNL d’Italia, innalzati dall’upgrade a Super Masters 1000 di 12 giorni, i doppisti che colpiscono nella griglia di partenza hanno nomi più noti. Con tutto il rispetto per i primi in classifica della specialità: Wesley Koolhof, Neal Skupski, Austin Krajicek, Joe Salisbury. Grandi professionistici grandi interpreti del tennis, ma che in songolare non hanno un pedigree di grido.

ESEMPIO RUSSO
In un momento così difficile per loro, per via della invasione dell’Ucraina decisa dal dittatore Putin, i giocatori russi danno l’esempio con la coppia d’amici di sempre, Andrey Rublev e Karen Khachanov, che nel ranking di singolare sono il 4 e l’11 del mondo. La loro felicità quando hanno vinto Madrid è stata travolgente. "Non puoi immaginare quanto ca.. mi stesse dando, come sensazione, vincendo titoli di doppio con altri partner, ma con te non c’ero mai riuscito, finalmente ho conquistato il più grande proprio con te”, ha commentato Rublev che aveva già firmato tre doppi “250” e l’oro olimpico nel misto a Tokyo 2020.

Fabio Fognini e Simone Bolelli

COPPIE DAVIS
Anche i “Chicchi” italiani, Simone Bolelli e Fabio Fognini, sono amici e hanno in comune anche qualche infortunio e qualche delusione che dal singolare li ha dirottati verso il doppio. Del resto, insieme, funzionano da sempre, hanno vinto uno Slam e sono un punto forte della nazionale di Davis. Vale anche per gli amici yankees, Taylor Fritz e Tommy Paul, 9 e 17 della classifica di singolare, come per il binomio Mackenzie McDonald e Frances Tiafoe, 55 e 12 del ranking individuale, che sono in ballottaggio per un posto in una nazionale sempre più forte e sempre più fra le candidate a riportare la Coppa.

La coppia olandese Robin Haase-Botic Van De Zandschulp ha la stessa modalità e lo stesso obiettivo, mentre quella tedesca, Kevin Krawietz-Tim Puetz, è fatta di specialisti, che con l’attuale formato di Davis diventa protagonista e decisiva. Proprio come quella colombiana Juan Sebastian Cabal-Robert Farah e quella australiana formata da un altro ottimo singolarista come Alex DeMinaur (18 ATP) e Jasop Kubler, e quella argentina, composta da Maximo Gonzalez e Andres Molteni. Mentre il binomio croato Nikola Mektic-Mate Pavic ha già scritto la storia da iper-specialisti che in nazionale assicurano un punto.

Andrea Pellegrino e Andrea Vavassori in azione

ITALIANI DIVERSI
Fra le nuove coppie “de noartri” si segnalano quella che potrebbe anche segnare il futuro azzurro, Lorenzo Musetti-Giulio Zeppieri, quella rampante, Federico Arnaboldi-Gianmarco Ferrari, e quella di veterani di qualità Andrea Pellegrino-Andrea Vavassori, che cerca sempre più imperiosamente uno spazio anche nell’individuale e sfrutta il palcoscenico del doppio per allenare servizio-risposta-volée e fortificarsi per le prossime sfide.

Tutti e due di qualità, Andrea & Andrea, tutti e due alla ricerca del tempo perduto inseguendo un percorso che è diverso, e particolare, per tutti ma che li sta portando alla maturità.

CASI SINGOLARI 
L’ex bambino d’oro Sasha Zverev che sta lentamente ritrovando gambe e tennis a un anno dal drammatico incidente di Parigi, chiede invece aiuto al doppio per ritrovare gli automatismi del suo gioco di potenza, e fa coppia con lo specialista brasiliano Marcelo Melo. Così come il mohicano del servizio-volée, il gigante Maxime Cressy, si allena al singolare in coppia con lo spagnolo David Vega Hernandez.

Così anche lo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina e il polacco Hubert Hurkacz, numero 34 e 15 ATP in singolare, sfruttano la gara di coppia per esaltarsi in quella individuale. E arricchiscono alla grande il tabellone di doppio. Con l’esca del montepremi, certo: la coppia vincitrice si divide 382.420 euro, e poi a scendere, 202.850, 108.190, 54.8430, 20.300 fino a 15.780 per quella che perde al primo turno. 


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