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Conosciamo meglio la mancina di San Paolo, che al Roland Garros è diventata la seconda tennista del suo Paese a conquistare i quarti di finale di uno Slam nell'era Open
di Tommaso Mangiapane | 05 giugno 2023
"Se Novak sente la pressione, chi sono io per non fare lo stesso". Sorride senza rinunciare all'umiltà Beatriz Haddad Maia, cita Djokovic e a lui si ispira senza però perdere di vista l'obiettivo. É appena diventata la seconda tennista brasiliana dell'era Open a centrare i quarti di finale in uno Slam, ma il suo carattere non cambia di una virgola e nell'intervista post partita la n.14 del mondo ne dà conferma. Merito anche della formazione tennistica e non solo di mamma Lais e nonna Arlette, che le hanno messo la racchetta in mano a cinque anni dopo essere state a loro volta protagoniste in patria.
Il tennis potente e spumeggiante della mancina di San Paolo conquista tutti, i tifosi che la seguono da casa ma anche quelli parigini che partita dopo partita stanno imparando ad amarla sempre di più. La vittoria al Roland Garros contro la spagnola Sara Sorribes Tormo verrà difficilmente dimenticata. Un 67(3) 63 75 in tre ore e 51 minuti di pura battaglia, che sono già il match più lungo del 2023 WTA (deteneva anche il precedente record stagionale) e il decimo di sempre dell'era Open femminile. Un periodo, dal 1968 ad oggi, che ha visto sorgere due stelle più di altre nel tennis verdeoro: Gustavo Kuerten e Maria Bueno. C'è posto lassù per Beatriz?
Positive mindset, @DjokerNole inspiration and @gugakuerten ??
— Roland-Garros (@rolandgarros) June 5, 2023
Well earned, BIA!#RolandGarros pic.twitter.com/JiteFAcl8B