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Campioni internazionali

Più ace, meno doppi falli: Berrettini è il bomber

Nel rapporto ace messi a segno e doppi falli commessi Matteo Berrettini è il migliore al mondo in questa stagione. Lo dimostra uno studio dell’analista Craig O’Shannessy che ha creato la classifica dei migliori 10 dell’anno. Il romano è in vetta

29 luglio 2021

Matteo Berrettini

Nel basket potrebbe assomigliare alla statistica plus/minus. In sintesi è il rapporto rischi/benefici legati al servizio, perché mette in correlazione il numero di ace messi a segno a quello dei doppi falli commessi da ogni singolo giocatore. La differenze tra le due grandezze? Punti gratis, a proprio favore ovviamente. Un bel vantaggio nel tennis di oggi. Ebbene, in questo specifico campo, il migliore al mondo attualmente è Matteo Berrettini.

Lo dimostra uno studio condotto da Craig O’Shannessy, tra le altre cose strategy analyst della Federazione Italiana Tennis e consulente dei giocatori azzurri, Berrettini incluso. Oltre a mago dei numeri e delle stats, in passato è stato anche parte del team di Novak Djokovic, O’Shannessy è anche un divulgatore che pubblica i suoi studi su diversi siti web, ivi compresi quelli ufficiai di diversi tornei dello Slam e dell’ATP.

Proprio sul portale dell’ATP O’Shannessy ha messo in luce il saldo stra-positivo che Matteo ottiene con il proprio servizio. Partendo dai dati forniti da un’analisi di Infosys ATP Beyond The Numbers, eseguito nella stagione 2021, risulta che l’azzurro ha fatto meglio di chiunque altro se si tratta di punti gratis, conquistati (ace) e non concessi (doppi falli).

Berrettini non è in cima alla classifica per numero di ace messi a segno, il capofila è Alexander Bublik a quota 517. Il romano segue al secondo posto con 430 ace piazzati in 39 partite. Il punto però è che Bublik, in questo 2021, ha messo insieme anche 227 doppi falli, mentre l’allievo di Vincenzo Santopadre ha contenuto tale cifra addirittura a 58.

Mettendo insieme le due statistiche per estrarne una singola metrica, quel famoso plus/minus cui facevamo riferimento in apertura, risulta che meglio di Berrettini non ha fatto nessuno. Lo studio di O’Shannessy pubblicato su www.atptour.com snocciola per filo e per segno tutti i dettagli dei primi 10 giocatori di questo speciale ranking.

Giocatore

Ace

Doppi falli

Saldo

1) Matteo Berrettini

430

58

372

2) Reilly Opelka

350

46

304

3) John Isner

317

22

295

4) Alexander Bublik

517

227

290

5) Andrey Rublev

301

74

227

6) Daniil Medvedev

341

120

221

7) Marin Cilic

334

117

217

8) Lloyd Harris

282

66

216

9) Jan-Lennard Struff

332

128

204

10) Sam Querrey

300

98

202

Berrettini ha raccolto il risultato fin qui più prestigioso della sua carriera, appena prima della finale a Wimbledon, vincendo il torneo ATP 500 del Queen’s. In quella settimana ha messo a segno 68 ace a fronte di soli 5 doppi falli, per un saldo positivo pari a 63 punti ottenuti col servizio. Una performance che in pratica doppia quella del più immediato inseguitore al Queen’s, il croato Marin Cilic, con un saldo di 31 punti gratis, risultato di 45 ace e 14 doppi errori.

Ovviamente Berrettini ha fatto lo stesso anche nel suo percorso verso la finale all’All England Club. Dove ha messo a segno 117 ace a fronte di soli 15 doppi falli (in due settimane di torneo!). La risultante positiva in questo caso fa 102. Ancora una volta, si tratta di un valore doppio rispetto a quello di chi gli si è avvicinato di più, stavolta il bomber australiano Nick Kyrgios (56 ace e 8 doppi falli, +18).

Nel 2021 Berrettini ha vinto anche il Serbia Open di Belgrado: lì sono stati 33 gli ace messi a segno, 6 i doppi falli commessi. Risultato: +27. Grazie a tutto questo e a molto altro il 25enne romano si è arrampicato fino al 3° posto nella Race to Turin, la classifica che qualifica i migliori 8 della stagione alle Nitto ATP Finals che si giocheranno nel capoluogo piemontese dal 14 al 21 novembre. 

Come sottolinea O’Shannessy nel suo studio, il servizio di Berrettini è una vera e propria bomba. Tanto che quest’anno una sua prima di servizio è stata la seconda più veloce di tutto il torneo di Wimbledon: 224 km/h. E poi c’è la seconda palla, un kick pesantissimo che è in grado di tenere la palla sempre molto alta sulla rete - riducendo le possibilità d’errore - prima di farla ricadere all’interno dell’area del servizio avversaria.  Su queste armi, Matteo ha costruito la sua presenza stabile tra i Top 10, oggi è n.8 (best ranking). Ingredienti principali: potenza e continuità.

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