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Al termine di una stagione avara di soddisfazioni il quasi 30enne giocatore belga, ora n.14 ATP, annuncia l’interruzione del rapporto di collaborazione con il coach svedese
di Gianluca Strocchi | 05 novembre 2020
David Goffin volta pagina dopo un 2020 avaro di soddisfazioni. Il tennista belga, che compirà trent’anni fra un mese (il 7 dicembre), ha infatti annunciato sul suo profilo Instagram che Thomas Johansson non sarà più il suo allenatore nel 2021.
Una notizia confermato a stretto giro di posta dallo stesso coach svedese (da giocatore vincitore degli Australian Open nel 2002, anno in cui arrivo fino alla settima posizione in classifica mondiale) sui suoi profili social condividendo il posto di Goffin: “Dopo quasi due anni assieme, io e Thomas abbiamo deciso di chiudere la nostra collaborazione – le parole del giocatore di Rocourt -. Voglio ringraziare lui e il suo team per tutto ciò che ha fatto per me e per i bei momenti condivisi. Gli auguro il meglio per il futuro!”.
After almost two years together, our partnership has come to an end. I want to thank David and his whole team for this time together and I wish him all the best for the future. pic.twitter.com/BpGxQ3haaE
— Thomas Johansson (@tompatennis) November 5, 2020
Quella che si interrompe è la seconda collaborazione fra il giocatore belga e Johannson, che avevano lavorato insieme già quattro anni fa, quando nel 2016 Goffin iniziava ad avvicinarsi alla Top 10 e ai risultati importanti, culminati l’anno seguente con la finale alle ATP Finals e conseguente best ranking alla settima poltrona mondiale. Poi all’inizio di marzo 2019 l’allenatore scandinavo è tornato nel box del belga.
L’anno che sta per andare in archivio, pur nella sua particolarità, non è stato certo positivo per Goffin, attualmente numero 14 ATP: il suo miglior risultato è stata la semifinale a Montpellier, poi ha sofferto il periodo di stop del circuito causa pandemia e al ritorno in campo non è andato oltre il terzo turno allo US Open. A condizionare David anche la positività al Covid-19 registrata dopo la sconfitta al primo turno del Roland Garros contro Jannik Sinner: terminato il periodo di quarantena e tornato negativo al test, ha chiuso l’anno con due sconfitte sui campi indoor di Anversa e Parigi-Bercy. E ora la decisione per tentare un cambio di rotta.
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