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Il n.1 del mondo di nuovo alle ‘Piramidi del Sole’ del controverso parco archeologico di Visoko, dove aveva fatto già la prima apparizione post coronavirus: “Qui effetto diretto su rigenerazione e recupero, molto importante per gli sportivi”
di Gianluca Strocchi | 13 ottobre 2020
Novak Djokovic ha scelto di nuovo le ‘Piramidi del sole’, con i loro “tunnel energetici”, nel parco archeologico di Visoko, in Bosnia Herzegovina, per rigenerarsi dopo la pesante sconfitta patita per mano di Rafael Nadal nella finale del Roland Garros.
Il numero 1 del mondo, noto anche per i suoi metodi di preparazione a volte anticonvenzionali, ha infatti fatto visita con la moglie Jelena al sito situato non distante da Sarajevo elogiandone gli effetti "benefici". "Inviterei tutti gli sportivi a venire qui per trascorrere un po' di tempo nei tunnel, che sono molto utili per aumentare l'ossigeno nei polmoni – le parole di Nole intervistato all'emittente pubblica FTV - È un effetto diretto sulla rigenerazione, sul recupero, che è molto importante specie per gli atleti".
Ad accompagnare il serbo, vincitore di 17 titoli dello Slam, il fondatore del parco Semir Osmanagic, il controverso esploratore che dal 2005 sostiene che la Valle di Visoko, 30 chilometri a nord-ovest di Sarajevo, ospita antichissime costruzioni umane e una rete di tunnel "energetici" vecchi di più di 25.000 anni, prodotto di un’antica civiltà illirica e dotati di particolari poteri ancora sconosciuti oggi. Anche se la forma di alcune colline della regione ricorda le piramidi egizie, questa sua teoria è al centro di discussioni tra gli esperti ed stata contestata fin da subito dall'Associazione Europea degli Archeologi. Negli ultimi tempi, inoltre, Osmanagic ha sostenuto le teorie del complotto sul coronavirus.
Nonostante il rifiuto della comunità scientifica, il sito bosniaco è diventato popolare e la fondazione che lo gestisce parla regolarmente, con orgoglio, di "guarigioni" miracolose ai visitatori nelle sue "macchine energetiche".
"Se c'è il paradiso in terra, allora è qui", aveva dichiarato Djokovic a luglio dopo una vacanza di alcuni giorni nella zona con la sua famiglia che aveva fatto assai discutere. Si trattava infatti della prima apparizione pubblica post coronavirus del campione di Belgrado dopo la quarantena conseguente alla positività riscontrata in giugno durante l’Adria Tour, serie di tornei che lui stesso aveva organizzato nei Balcani senza grande rispetto delle norme sanitarie già in atto in altri Paesi. Secondo i media locali, il numero di visitatori della "Valle delle Piramidi del Sole" è aumentato dopo la visita del tennista serbo che aveva suscitato un acceso dibattito.
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