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Campioni internazionali

La vera classifica del 2020: Rublev 6°, Sinner 20°

Come sarebbe la classifica mondiale se si tenesse conto, come si è sempre fatto prima del Covid-19, solo dei risultati degli ultimi 12 mesi? Thiem sarebbe secondo, Rublev 6°. Raonic e Carreno Busta Top 10. Ma soprattutto verrebbero premiati Ruud, Humbert e il nostro Jannik

di | 26 novembre 2020

La classifica ATP ufficiale a confronto con una classifica che tiene conto solo del 2020

La classifica ATP ufficiale a confronto con una classifica che tiene conto solo dei risultati del 2020

La vera classifica del tennis del 2020: se ne è parlato tante volte nelle ultime settimane, mentre questa martoriata stagione volgeva all’epilogo.

Che cosa si intendeva? Un semplice esercizio di calcolo che teneva presente, come si è sempre fatto nel tennis professionistico, solo dei risultati degli ultimi 12 mesi per stilare il ranking. Un esercizio che quest’anno, da più parti definito “bisesto e funesto”, diventa non più la regola ma un modo di osservare quali valori questa stagione abbreviata ha effettivamente espresso in campo.

Un calcolo non-ufficiale che non vuole mettere in discussione la bontà della scelta dell’ATP di creare un “ammortizzatore sportivo” per i protagonisti del circuito, alla luce delle difficoltà nel prepararsi adeguatamente e andare a competere tra un lockdown e l’altro. La decisione di conteggiare i 18 migliori risultati delle ultime due stagioni e non solo del 2020 resta valida e sicuramente ha aiutato a mantenere un minimo di serenità nell’ambiente.

Ciononostante ha senso osservare i rendimenti reali e si rivela interessante un confronto tra la classifica com’è oggi (lo propone L’Equipe, sia pure limitato ai primi 30 del mondo) e come sarebbe invece tenendo conto di quello che è successo sul campo negli ultimi 12 mesi. E’ infatti dal livello di gioco attuale che i giocatori ripartono per la preparazione off-season in vista delle prime prove del 2021 in Australia, che siano all’inizio, a metà o alla fine di gennaio.

In buona sostanza: i valori oggi in campo sono quelli della classifica non-ufficiale. E non è un caso che, Roger Federer a parte, i primo otto, quelli che si sono qualificati per l’ultima edizione delle ATP Finals a Londra, coincidano con il rankig ATP, anche se l’ordine non è lo stesso.

Djokovic domina incontrastato ma il n.2 è Dominic Thiem, che precede Rafel Nadal. E se Daniil Medvedev è comunque n.4 il suo compatriota Andrey Rublev è sottostimato nel ranking ufficiale: il rendimento del 2020 lo vedrebbe al 6° posto assoluto.

Tra i beneficiati dal computo su due stagioni ci sono Federer, Berrettini, Monfils, Fognini, Bautista Agut, Goffin, Khachanov, Isner e Paire. Alcuni di loro non sarebbero tra i primi 30, altri sarebbero più indietro rispetto alla posizione che l’ATP oggi assegna loro.

Spiccano invece, tra i nomi di chi meriterebbe di stare più in alto per il solo rendimento 2020, il canadese Milos Raonic e lo spagnolo Pablo Carreno Busta collocati tra i Top 10, al 9° e 10° posto (per l’ATP sono n.14 e n.16).

Ancor di più però saltano agli occhi i progressi registrati nel 2020 da tre protagonisti delle Next Gen ATP Finals dello scorso anno all’Allianz Cloud di Milano. Nella classifica 2020 troviamo infatti all’11° posto il norvegese Casper Ruud, 22 anni il prossimo 22 dicembre, l’uomo nuovo del tennis su terra battuta, discepolo di Rafa Nadal alla Academy di Maiorca (per l’ATP è ancor an.27).

Poco dietro di lui, 15°, c’è l’estroso mancino francese Ugo Humbert, 22 anni, che quest’anno ha vinto i suoi primi 2 tornei, ad Auckland in gennaio e Anversa un mese fa. La nuova grande speranza transalpina nel ranking ATP è solo n.30.

E infine c’è lui, la grande speranza non solo italiana ma mondiale, il vincitore di quelle Next Gen ATP Finals, il nostro Jannik Sinner che in tanti pronosticano tra i prossimi dominatori assoluti del circuito. Per l’ATP è n. 37, se si calcolasse solo il rendimento 2020 sarebbe già in n.2° del mondo.

Quest’anno ha vinto il suo promo torneo ATP, a Sofia, e ha battuto 3 Top 10: in questo senso meglio di lui hanno fatto solo Djokovic (10), Thiem (8), Medvedev (7), Rublev (4). Come lui a quota 3 ci sono Zverev, Shapovalov e Nadal.

E proprio lo zio di Rafa e suo storico allenatore, Toni Nadal, ha messo il nome di Sinner nella triade degli emergenti che lotteranno nei prossimi anni per la prima posizione mondiale: per Zio Toni sarà una sfida tra Jannik, Stefanos Tsitsipas e Daniil Medvedev. Se lo dice anche lui…


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