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Campioni internazionali

Gli Usa puntano su Madison Keys, potenza e gentilezza

Tra i protagonisti del buon inizio di stagione degli Stati Uniti, insieme a Pegula, Tiafoe e Fritz, c’è anche Madison Keys, una giocatrice non pienamente realizzata ma che ha fatto tesoro degli errori del passato. Oltre al tennis, si dedica molto alla sua associazione di beneficenza Kindness Wins, una piattaforma per la gentilezza verso se stessi, i giovani e gli altri nei momenti di difficoltà

05 gennaio 2023

Nella vittoria degli Stati Uniti sulla Gran Bretagna, che ha permesso agli americani di qualificarsi per le semifinali della United Cup, c'è una forte impronta di Madison Keys. A dare il la al successo yankee contro gli inglesi è stata ancora una volta lei, che ha rimontato da un set di svantaggio per avere ragione della sorprendente Katie Swan (2-6 6-3 6-4). Una vittoria di esperienza, ottenuta con pazienza e freddezza, quella della n.11 del mondo, capace di risolvere un match che si era complicato non poco e che l’ha tenuta in campo per 2 ore e 18 minuti.

Ancora imbattuta in questo avvio di 2023, dopo l’esordio vincente contro la ceca Marie Bouzkova e il netto successo sulla tedesca Jule Niemeier (che la scorsa estate aveva raggiunto a sorpresa i quarti di finale a Wimbledon), la Keys si conferma una delle trascinatrici della squadra yankee, composta anche da Fritz, Pegula e Tiafoe. Potenza e precisione al servizio hanno fatto la differenza per l’americana in queste prime tre uscite: “Il mio obiettivo principale per il 2023 – ha spiegato la 27enne nativa dell’Illinois – è quello di costruire partendo da tutto ciò che ho fatto bene l’anno scorso”. E il ‘warm-up’ della United Cup è l’evento ideale per partire con il piede giusto. I tornei down under hanno sempre portato bene a Madison, visto che proprio in avvio di stagione lo scorso anno, ad Adelaide, la Keys si era aggiudicata il torneo, prima di ottenere un splendida semifinale Slam – battuta solo da Ashleigh Barty – che fa il paio con quella raggiunta nel lontano 2015.

Madison ha più volte detto di apprezzare molto questo evento a squadre miste e vorrebbe che le troppe sconfitte nei primi turni del 2022 rimanessero un ricordo. Una stagione che poi si è complicata ancor più quando ha dovuto saltare Wimbledon a causa di un infortunio addominale. Dopo le tante opportunità perse nella scorsa stagione, la Keys ha capito che: “il segreto è quello di resettare e ripartire il più velocemente possibile”. Non ama rimuginare sulle sconfitte e ammette di non aver perso una sola notte di riposo pensando a un match: “Non credo – ammette divertita – di aver mai sognato il tennis. La mia giornata è già così piena di palline gialle che non voglio iniziare a pensarci anche mentre dormo”.

A prescindere dalle sconfitte, Madison ha sposato una nuova filosofia che la vede determinata a essere la propria forza motrice. In campo si vede più decisa e dominante per creare un futuro di successi. Nata a Rock Island nel febbraio del 1995, Madison conobbe il tennis, quasi per caso, in un giorno del 1999 quando Rick e la moglie Christine – i suoi genitori – le fecero un regalo speciale: un completo bianco come quello visto in tv a Venus Williams durante il torneo di Wimbledon. Da quel giorno ha preso forma una carriera da top player che l’ha portata al 7° posto del ranking Wta nell’ottobre del 2016, con risultati importanti come una finale allo Us Open e sei titoli Wta, il più importante dei quali, nel 2019, al Western & Southern Open di Cincinnati.

Il problema, se di problema si può parlare, è che la semifinale raggiunta da teenager proprio all’Australian Open prometteva per lei un futuro ancora più ricco di gloria. Un servizio bomba e un diritto che spesso non ammette repliche lasciavano pensare a una carriera di vertice, ma un po’ gli infortuni e un po’ la mancanza di continuità ne hanno frenato la corsa. Fidanzata da qualche anno col collega Bjorn Fratangelo, Madison è la seconda di quattro sorelle (nessuna delle altre gioca a tennis) ed è cresciuta nel mito delle Williams e di Federer.

Le sue potenzialità le hanno fruttato varie sponsorizzazioni importanti, ed è anche impegnata nel sociale avendo fondato 'Kindness Wins', un'iniziativa per promuovere la gentilezza e l'empatia in campo e fuori: “Ho intrapreso questo progetto perché in passato avevo lavorato con la fondazione 'Fearlessly Girl' che si impegna a promuovere al massimo l'autostima e le capacità di leadership nelle ragazze delle scuole medie e superiori. Ho visitato un paio di scuole, incontrato le studentesse e parlato con loro, ed è stato molto bello. Ma ci tenevo a sviluppare e ampliare ulteriormente il concetto, non solo con le ragazze. Di donne della mia età o più grandi che apprezzavano i nostri messaggi ce n’erano tante, e reclamavano la stessa attenzione perché ne sentivano il bisogno. Desideravo inoltre rendere la mia iniziativa realmente accessibile ad altri atleti che aspiravano a entrare in una fondazione, perché avviarne una è un processo lungo e complesso. Mi è piaciuta l'idea di Kindness Wins perché di largo respiro e perché permette di fare del bene in tanti modi diversi. È il modo di dare il mio piccolo contributo al mondo”.

Ghiotta di tacos messicani, Madison ha una passione per hip-hop, rap e country e la sua cantante preferita è Beyoncé. Tra le città che adora visitare c’è anche Roma, dove nel 2016 ha ottenuto una prestigiosa finale. Ama l’interior design, le piante, la pasticceria, guardare la tv e fare shopping. Se le chiedete quale è stato il momento più emozionante vissuto su un campo da tennis non vi risponderà, come prevedibile, la finale Us Open del 2017, bensì una partita giocata durante un terremoto in Costa Rica. Non più giovanissima, Madison sembra avere fatto tesoro degli errori del passato e pare essere pronta per inseguire il sogno della prima vittoria Slam. Magari proprio dai prossimi Australian Open.


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