"Mi sorprende ancora quanto Djokovic a 35 anni sia ancora così ferocemente dedito a migliorarsi". Parola di chi lo conosce bene, di Marco Panichi, il preparatore atletico romano che dal 2017 gira il mondo nel suo staff.
Ex campione italiano di salto in lungo, Panichi ha spiegato come questo approccio di Nole finisca poi per coinvolgere tutti. "Ogni cosa è finalizzata a migliorarsi" ha detto nell'intervista concessa all'inviata di SuperTennis Francesca Paoletti dopo la vittoria su Daniil Medvedev alle Nitto ATP Finals, "e questo spinge in alto anche noi. E' un'università continua".
Panichi ha commentato anche la vittoria contro il moscovita, comunque già eliminato. "Sapevamo che sarebbe andato in lotta nonostante il giorno dopo avrebbe dovuto giocare la semifinale. Eravamo pronti a questa evenienza. Speravamo che non sarebbe durata così tanto ma né a lui né a Medvedev puoi chiedere di risparmiare energie. In questo sport vai in campo sempre e solo per vincere".
Il preparatore italiano si aspetta una partita diversa contro Taylor Fritz, semifinalista alla sua prima partecipazione alle Nitto ATP Finals. "Mi attendo scambi più corti - ha detto -. In ogni caso, lavoriamo sempre tanto sulla reazione, sulla capacità di esprimere potenza nel minor tempo possibile. Vedremo come andrà a finire".
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