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Campioni internazionali

Dodin, sentimenti forti e violenti su e giù: “Sono come la Giorgi…”

Scopriamo Oceane Dodin, la particolare numero 2 della Francia di Fed Cup che sfida l’Italia ad Alghero

di | 15 aprile 2022

Giorgi, Paolini, Cornet, Mladenovic sono i nomi noti di Italia-Francia di Fed Cup, ma chi è Oceane Dodin, la singolarista numero 2 scelta da capitan Julien Benneteau?

Ha 25 anni, è alta 1.83, è una bella atleta, come superficie preferisce il cemento, gioca a tennis perché ha un padre maestro, Frederic, che l’allena ancora nei tornei, e a 14 anni appena ha debuttato sul circuito ITF. 

Nelle bio dell’almanacco della tennista, è riportato testuale che ha come obiettivo a breve termine dei rientrare fra le top 50 e a lungo termine di diventare la numero 1. Cosa che lascia pensare, anche se è giusto pensare in grande. Intanto, è top 100, un po’ incerta nei movimenti, dopo un bel servizio, ha buoni fondamentali, preferisco il rovescio ma è più solida di dritto. Come superficie preferisce il cemento.

LUCI E OMBRE

Nel 2015 Oceane ha fatto parlare di sé perché come wild card della Federtennis francese è entrata in tabellone agli Australian Open e ha superato a sorpresa la ben più collaudata Riske, cedendo poi contro Karolina Pliskova soltanto per 7-5 5-7 6-4. Nel 2016 si è aggiudicata il primo e unico torneo WTA della carriera, a Quebec City, dove ha infilato in finale Lauren Davis. Nel 2017 è arrivata alla classifica-record di 46, grazie alla semifinale di Washington, battendo Errani e Lisicki e arrendendosi a Makarova in tre set. Ma va e viene, non è costante e ripiega spesso sul circuito minore ITF dove ha firmato 12 tornei. 

Ocean Dodin e Jasmine Paolini (foto Sposito)

Nel 2018 al torneo di Miami è tornata alla ribalta per una curiosa reazione: ripescata come lucky loser dalle qualificazioni, ha sfiorato l’impresa contro l’allora numero 1 del mondo Simona Halep, cedendo infine 3-6 6-3 7-5, ma nel terzo set è arrivata sul 4-2 e occasioni del 5-2 prima di eclissarsi e lasciare quindi il campo furibonda. Una volta negli spogliatoi ha scagliato il cellulare contro il muro, ha chiamato il papà e gli ha comunicato: “Basta, voglio smettere con questo sport disgustoso, terribile, era meglio se perdevo 6-0 6-0, avevo bisogno di questo risultato per prendere fiducia, invece guarda come sto… Cancellami da tutti i tornei, la chiudo qui”. Il padre le ha risposto, secco: “Se vuoi smettere dopo una partita così contro la numero 1 del mondo, devi vedere un buon psicologo”. Come ha reagito quindi la ragazza? Ha convocato i media e ha sentenziato: “Ho deciso di continuare”.

SENTIMENTI FORTI

La convocazione per Alghero da parte del capitano ha molto colpito Oceane: “Sono orgogliosa e commossa, nel 2016, l’avevo vissuta da bordo campo, adesso lo farò fisicamente, in partita. Non vedo l’ora di iniziare questa storia e di vivere per la prima volta queste emozioni e di condividerle con la squadra”. Probabilmente la chiamata di Benneteau è dovuta ai precedenti contro Camila Giorgi che la Dodin ha battuto due volte su due su terra ed erba, ma lontano nel tempo, nel 2017 e 2018: “Abbiamo un gioco simile di ricerca del punto con colpi in spinta da fondocampo. Ogni volta che la incontro è la stessa storia: chi riesce a comandare prima con servizio o risposta vince lo scambio. Di certo non conteremo i vincenti e gli errori…”.

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