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Raducanu senza pace, Tursunov rivela: "Perché è finita"

Il coach Dmitry Tursunov spiega perché ha interrotto la collaborazione con Emma Raducanu, campionessa allo US Open 2021

di | 27 ottobre 2022

Dmitry Tursunov ha deciso di interrompere la collaborazione con la britannica Emma Raducanu. "C'erano delle bandiere rosse che non potevo ignorare" ha spiegato nell'intervista concessa a Carole Bouchard per Tennis Majors.

A settembre 2021 Raducanu stupiva tutti vincendo lo US Open, diventando la prima qualificata nell'era Open e la prima britannica in 44 anni, a conquistare uno Slam in singolare maschile. Ma quest'anno, tra infortuni e cambi di allenatore, non ha mai trovato continuità ed è scesa al numero 76 del ranking WTA.

Senza un vero coach full time dallo scorso aprile, quando si è concluso il rapporto con il tedesco Torben Beltz, Raducanu ha provato quest'anno a lavorare con Nigel Sears, Andrew Richardson, e dopo Wimbledon ha iniziato a lavorare con Tursunov.

L'accordo prevedeva un periodo di prova fino allo US Open, in cui la britannica è stata sconfitta al primo turno, ma hanno proseguito per un altro mese. E in quel periodo Raducanu ha festeggiato a Seoul la prima semifinale nel circuito maggiore dal trionfo allo US Open del 2021.

Tuttavia non è bastato e Tursunov  ha iniziato a lavorare con la svizzera Belinda Bencic, campionessa olimpica a Tokyo 2020. Il russo, ex coach anche di Aryba Sabalenka e Anett Kontaveit, ha specificato a Tennis Majors di non aver preferito Bencic a Raducanu. "Avrei interrotto il rapporto comunque, anche se non ci fosse stata un'altra giocatrice disponibile" ha spiegato.

Tursunov rivela: "Per Raducanu serve un progetto lungo"

"Volevo che funzionasse, sono rimasto anche un mese dopo la fine del periodo di prova per vedere se c'era un modo di impressionare il team" ha detto Tursunov, a cui comunque rimane un'immagine molto positiva della britannica, che ha scelto per la prossima stagione Jeez Green, artefice della trasformazione di Andy Murray da promettente teenager a campione Slam.

"Emma lavora duro, non pensa e non si comporta come se fosse una superstar. Vuole migliorare, è ossessionata dal tennis: una combinazione abbastanza rara. Per questo non è stato facile lasciare una giocatrice che mi piace e che rispetto".

Emma Raducanu con l'allenatore Dmitry Tursunov (Foto Getty Images)

Secondo il coach, però, il suo gioco è ancora "molto grezzo, può migliorare in tanti aspetti. E' un progetto a lungo termine, di almeno un anno ma direi più realisticamente di due anni e mezzo anche se per molti non è facile da capire visto che ha vinto lo US Open. Come ho detto a lei e più o meno a chiunque altro nel suo team: penso ti serva sentire una sola voce per un periodo di tempo".

Sapere di poter lavorare con uno stesso allenatore a lungo è importante, e vale anche a parti invertite. Il recente passato, e la sua inquietudine nello scegliere e scartare coach, resta nella mente di chi accetta di lavorare con Raducanu. E può spiegare anche perché, oltre alle "bandiere rosse", Tursunov ha scelto di accettare una sfida con un orizzonte temporale più lungo per riportare al top Belinda Bencic.

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