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Con il circuito maggiore ormai fermo nessuna variazione al vertice, con due azzurri fra i primi dieci: Matteo in 7ª posizione e Jannik 10°. Djokovic porta a 349 le settimane da n.1, precedendo Medvedev e Zverev. “Best” per i tedeschi Altmaier e Otte grazie ai successi nei challenger
di Gianluca Strocchi | 29 novembre 2021
Calato il sipario sul circuito maggiore dopo le Nitto ATP Finals di Torino, non presenta variazioni la top ten che può ormai considerarsi “end season”, con la soddisfazione per l’Italtennis di avere due suoi esponenti nell’elite del tennis mondiale.
In vetta c’è quindi Novak Djokovic, che chiude per la settima volta l’anno sul trono (un record): il 34enne serbo, diventato numero 1 del mondo per la prima volta il 4 luglio 2011 e al suo quinto periodo in cima al ranking, dopo aver strappato a Roger Federer il record all-time porta a 349 le sue settimane complessive da numero 1.
Sono sempre 2900 i punti di vantaggio sul russo Daniil Medvedev, avvicinato dal tedesco Alexander Zverev, che grazie al trionfo nel Masters è adesso a 800 punti dalla seconda poltrona, dove non si è mai accomodato prima. Quindi al quarto posto il greco Stefanos Tsitsipas, la settimana scorsa operatosi al gomito destro, a precedere il russo Andrey Rublev, seguito dallo spagnolo Rafa Nadal (a sua volta allunga la striscia record a 845 settimane consecutive in top ten) che ha chiuso in largo anticipo il suo 2021. Poi, stabile in settima posizione, Matteo Berrettini - entrato in top ten nel novembre 2019 -, che a causa di un nuovo infortunio agli addominali ha dovuto dire addio ai sogni di gloria alle ATP Finals e rinunciare anche alla Coppa Davis, sempre distanziato di 307 punti dal mancino di Manacor. All’ottavo posto (distanziato di 408 punti dall’azzurro) il norvegese Casper Ruud, semifinalista a Torino, seguito dal polacco Hubert Hurkacz, con a chiudere l’elite del circuito mondiale appunto Jannik Sinner, a coronamento di un’annata da protagonista – ora anche in Davis – per il 20enne di Sesto Pusteria.
E’ l’attività del circuito challenger che fa registrare lievi assestamenti in classifica. Il titolo a Brasilia consente all’argentino Federico Coria di portarsi al 63° posto (+6), mettendo nel mirino il proprio record personale (n.61). Lo “scalatore” della settimana – almeno fra i primi cento - è però il tedesco Daniel Altmaier, che grazie al successo nel challenger messicano di Puerto Vallarta compie un salto di 16 posizioni, assestandosi al numero 64, suo nuovo best ranking.
Ritocca il proprio miglior piazzamento anche il suo connazionale Oscar Otte, che a Bari conquista il quinto trofeo in carriera in questa categoria avanzando di altri dieci gradini fino al 102° posto così da vedere ormai a un passo l’agognato ingresso nella Top 100.
Festeggiano un nuovo best ranking anche il cileno Alejandro Tabilo, al numero 135 (+6) dopo la finale a Puerto Vallarta, e l’altro tedesco Daniel Masur, che con la finale a Bari guadagna ventuno posti in un colpo solo arrivando alla casella 183 della classifica.
E’ ancora più significativo il balzo dell’indiano Ramkumar Ramanathan, vincitore del titolo nel challenger di Manama (Bahrain), con un progresso di 36 posizioni fino al 186° posto (il best del 27enne di Chennai è comunque al numero 111, raggiunto a fine luglio del 2018).
CLASSIFICA ATP - TOP TEN
1 Djokovic, Novak (SRB) 0 11.540 punti
2 Medvedev, Daniil (RUS) 0 8.640
3 Zverev, Alexander (GER) 0 7.840
4 Tsitsipas, Stefanos (GRE) 0 6.540
5 Rublev, Andrey (RUS) 0 5.150
6 Nadal, Rafael (ESP) 0 4.875
7 BERRETTINI, Matteo (ITA) 0 4.568
8 Ruud, Casper (NOR) 0 4.160
9 Hurkacz, Hubert (POL) 0 3.706
10 SINNER, Jannik (ITA) 0 3.350
Lorenzo Sonego esulta dopo la vittoria in Coppa Davis sul colombiano Mejia (foto Sposito)
Davis Cup Finals, Italia-USA a Torino: il doppio Lorenzo Musetti/Fabio Fognini (foto Sposito)
In attesa di conoscere l’epilogo dell’avventura in Coppa Davis, l’Italtennis può intanto godersi due giocatori fra i primi dieci del mondo al termine di un 2021 di grandi soddisfazioni. Matteo Berrettini (entrato prepotentemente in top ten a novembre 2019: quarto azzurro nell'Era Open a riuscirci), primo italiano di sempre a raggiungere la finale a Wimbledon, si conferma infatti sulla settima poltrona a 307 punti di distanza dal sesto posto occupato da Rafa Nadal, così come è in decima posizione Jannik Sinner, capace di fare il suo ingresso qualche settimana fa nell’elite mondiale a 20 anni e due mesi: solo Nadal, Djokovic e Murray erano più giovani la loro prima volta in top ten (Federer invece aveva sette mesi più dell’azzurro).
Sono stabili anche Lorenzo Sonego, al 27° posto, Fabio Fognini (37°), Lorenzo Musetti al numero 59 e Gianluca Mager, al 62° posto (best ranking per il sanremese).
Un passo indietro invece per Stefano Travaglia, ora alla casella 79, Marco Cecchinato (100°) e Andreas Seppi, al numero 103 (sono otto quindi gli azzurri fra i primi cento).
Da segnalare, poi, il nuovo best ranking per il Next Gen Flavio Cobolli (208°, +6), per Andrea Pellegrino (214°, +4) e Andrea Vavassori, che grazie alla semifinale nel challenger di Bari guadagna 19 posizioni arrivando al n.262 ATP.
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