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Campioni internazionali

Roger ce n’è uno solo e non sei tu: fattene una ragione - Video

Quest’anno non ha praticamente giocato (6 partite) ed è sempre n.5 del mondo. La sua ultima apparizione in pubblico (a Cape Town contro Rafa) ha fatto più spettatori che tutto il resto del tennis nel resto dell’anno. Nadal ha pareggiato i suoi 20 Slam eppure Federer è rimasto sempre al centro della scena: ecco come e perché. Se ne è parlato nella quinta puntata di "2020 Reloaded" su Supertennis

di | 04 dicembre 2020

Di Roger Federer ce n'è uno solo e non sei tu: trovalo...

Di Roger Federer ce n'è uno solo e non sei tu: trovalo...

“Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?” E’ una domanda che Roger Federer quest’anno non ci ha posto. Dopo la semifinale degli Australian Open (6 partite in tutto) ci ha lasciato… in ginocchio. Si è fatto operare quello destro in artroscopia, addirittura per due volte, e ci ha lasciati soli nel nostro lockdown. Un’assenza presente quanto un silenzio può essere assordante (se ne è parlato anche nella quinta puntata di “2020 Reloaded” su SuperTennis) 

All’inizio la sua scelta era sembrata una mossa astutissima: mentre il mondo non sapeva che pesci pigliare, aprirsi, chiudersi, far ripartire i tornei o no, lui si, un po’ acciaccato, prendeva tutto il tempo che gli serviva per tornare… in gamba (l’8 agosto avrebbe compiuto 39 anni). Bello deciso, come nel 2016. E noi subito a pregustare per il 2021 un altro rientro agli Australian Open come quello del 2017.

Quello che non avevamo capito subito è che con lui sarebbe sparito anche il pubblico dagli stadi. Certo, non solo perché mancava Roger, ma la coincidenza qualche volta ha valore simbolico. Non può essere un caso che la sua ultima apparizione su un campo da tennis, il 7 febbraio a Città del Capo per la sfida “The match in Africa 6”, abbia battuto il record di ogni tempo in termini di spettatori sulle tribune. Per vederlo battere Nadal 6-4 3-6 6-3, sull’hard court allestito al centro del Cape Town Stadium, si erano fatti trovare con il biglietto in mano 51.954 spettatori. Una folla da paura. Se a questi si aggiungono i 42.517 del confronto tra Federer e Alexander Zverev del 23 novembre 2019 nella Plaza de toros di Città del Messico e i 15.000 del 20 novembre a Buenos Aires viene il forte sospetto che Roger, come un pifferaio magico, se li sia presi e portati via lui, e non il Covid-19, gli appassionati che non ci sono poi stati sulle tribune nel successivo 2020.

Defilatosi dal palcoscenico del tennis internazionale alle prese con i dubbi e le difficoltà della pandemia, dopo aver annunciato (il 10 giugno) di essersi dovuto sottoporre a un secondo piccolo intervento al ginocchio destro, Roger ha trovato il modo di rimanere sempre al centro dell’attenzione senza mai rimettere piede in campo.

La prima mossa è stata il lancio di un paio di sneaker bianche elegantissime, la versione del terzo millennio (e superlusso) delle Adidas Stan Smith. Si chiamavano (ne parliamo al passato perché erano una tiratura limitata e sono andate bruciante in un attimo) “TheRoger” e Federer le aveva modellate insieme ai designer di On, l’azienda svizzera specializzata in calzature sportive hi-tech (da running in particolare) di cui è diventato azionista nel 2019.

Il Migliore di sempre le ha presentate con una diretta streaming il 6 luglio, data non casuale. Il 6 luglio del 2003 aveva conquistato il primo dei suoi 8 titoli (record assoluto) a Wimbledon.

Una scarpa da tennis tutta bianca, da portare con i jeans per andare a spasso, con una suola tecnologica iper-confortevole e una micro bandierina rossocrociata sul tallone, appena sopra la piccola dicitura in oro THE ROGER. Classe assoluta, come una morbida volée.

Nel frattempo a Wimbledon non si gioca. Anzi, il circuito mondiale è fermo fino al 3 agosto, quando il Country Time Club di Palermo apre i cancelli al circuito Wta.

Ma il 31 luglio Roger si presenta con la racchetta in pugno (seconda mossa). Non su un campo ma su un tetto di condominio di Finale Ligure che quest’anno è diventato famoso come il Centre Court dell’All England Club.

Lo stesso sponsor che l’aveva mandato in cucina a preparare gli spaghetti con chef Oldani, lo nasconde dietro a una tenda per fare una sorpresa da “candid camera” alle due ragazzine liguri che hanno emozionato il mondo dei social mettendosi a giocare a tennis da un terrazzo di casa all’altro. Carola Pessina, 11 anni e Vittoria Olivieri, 13 anni, con quel loro tirarsi la pallina da un palazzo all’altro avevano richiamato l’attenzione dai 5 continenti: il video postato da ATPTour su twitter il 18 aprile, era diventato virale, visto più di 10 milioni di volte.

A fine luglio su quel terrazzo arriva Roger e lo scherzo riesce alla perfezione. A testimoniarlo ci sono gli occhioni sgranati delle ragazzine, incredule e strafelici per l’apparizione del loro idolo.

I due video pubblicitari, che mostrano al mondo la riuscita favola di passione per il tennis, superano i 7 milioni di visualizzazioni su YouTube e Roger è ancora al centro dell’attenzione del tennis mondiale.

Poi il tennis riparte: il 24 agosto va in scena a New York il Southern&Western Open, ricco prologo degli Us Open, seguito poi dagli Internazionali BNL d’Italia di Roma (14-21 settembre) e dagli Open di Francia a Parigi (28 settembre-11 ottobre).

Roger non c’è ma, giusto alla partenza Roland Garros, compare la sua nuova racchetta (terza mossa). Il 28 settembre arriva infatti nei negozi la nuova Wilson Pro Staff RF97 Autograph v.13, dove l’ultimo numerino sta a indicare che si tratta della tredicesima versione di un attrezzo ormai leggendario. Nata nel 1983 è stata la spada di Re Sampras e poi di Re Roger, evolvendosi nel tempo.

E ancora una volta la versione rinnovata viene lanciata “in absentia” del suo super testimonial: compare sulla scena a lasciare un segno. Come un presagio.

Era già successo nel 2016. La nuova Pro Staff di Federer mostrò al tempo degli Us Open ma lui aveva già dato appuntamento a tutti per il 2017, in Australia.

Quello che è successo a Melbourne quella volta se lo ricordano tutti. Un rientro al vertice che pareva impossibile coronato dalla straordinaria sfida finale con Nadal e il 18° Slam. Che non sarebbe nemmeno stato l’ultimo, visto che Roger ha fatto centro altre due volte con la sua racchetta da 340 grammi senza le corde, che quest’anno torna ad essere tutta nera anche nei negozi come quella che Federer non ha mai abbandonato sul campo (la penultima versione nera e bianca non gli era mai piaciuta. L’ha usata due volte e poi è tornato al “total black”). Solo due filini sottili, uno bianco e l’altro grigio, l’adornano insieme all’autografo del fenomeno che la maneggia.

Quella di serie è la replica perfetta dell’originale. Pesi e misure poco adatte ai comuni mortali (Per loro c’è la versione sempre nera ma senza autografo, con i filini giallo e arancione ma soprattutto 25 grammi in meno).

Un dettagli di cuore, profilo e piatto corde del1a nuova racchetta di Federer

Federer non si vede ma la sua Pro Staff muove il mercato. Nel frattempo Nadal pareggia i suoi 20 Slam, Djokovic moltiplica le sue settimane da n.1. E lui rimane nell’ombra, tranquillo, pacifico. Si complimenta sui social.

Fino all’ultimo… colpo di testa. Il prossimo 8 dicembre si rimaterializzeranno i mitici cappellini con il logo RF (quarta mossa), quello che Federer aveva perso nel passaggio da Nike a Uniqlo e che ha fatto di tutto pur di riuscire a riprenderlo. Era parte di lui, un simbolo di tale forza “mistica” che conosco tennisti che se lo sono fatti tatuare addosso.

Così mentre tutti (lui compreso) avranno la testa in Australia e si prepareranno alla ripartenza, i primi tifosi a riscaldarsi saranno proprio i suoi, con il cappellino nuovo ben calcato per sognare un’altra rinascita. Perché non c’è niente da fare: gli altri sono grandissimi e magari batteranno anche i suoi record ma certe magie impossibili possono riuscire a uno solo. Ha la racchetta tutta nera come il diavolo, le sneakers candide come solo in paradiso e ha marchiato il tennis per sempre, indelebilmente con un semplice monogramma: RF.

2020 RELOADED - GUARDA LA QUINTA PUNTATA:  Roger Federer il Re in pausa

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"2020 Reloaded" vi consentirà di ripercorrere con cadenza quotidiana i momenti chiave della stagione appena conclusa: dalle imprese azzurre ai record di Djokovic e Nadal, dal ritorno di Azarenka alle sfide di Osaka, dall’assenza di Federer alla crescita di Sinner.

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