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Jannik Sinner termina in semifinale il percorso a Barcellona. Subisce la quinta sconfitta su cinque contro un Top 5. Ma gli resta qualche rimpianto per la sconfitta contro Tsitsipas, numero 1 della Race to Turin. Un mattoncino in più sulla strada della gloria
di Alessandro Mastroluca | 24 aprile 2021
Jannik Sinner esce dall'ATP 500 di Barcellona. Esce sconfitto contro Stefanos Tsitsipas, che ha portato a 17 la striscia di set vinti di fila e a nove la serie di successi consecutivi: mai ne aveva firmate di così lunghe in carriera.
Il greco è in fiducia, centra la 26ma vittoria stagionale, primato nel 2021 condiviso con Andrey Rublev. Ha giocato meglio, con potenza, leggerezza e varietà. L'azzurro, però, può comunque nutrire qualche rimpianto per le due risposte sbagliate nel primo set sul 3-3 30-30 e per quelle con cui ha visto svanire le chances di break nel primo set.
Gli è mancato il servizio, basso il 52% di prime in campo con il 57% di punti per pensare di fare partita sulla terra rossa contro il numero 1 della Race to Turin in quello che è oggi il momento migliore della carriera.
In prospettiva, non è comunque una partita "da buttare". Non è finita 61 61 con Sinner spettatore aggiunto. E' finita con il giocatore oggi più forte capace di prendersi il centro della scena e il più giovane a fare un altro passo avanti verso un futuro della stessa materia di cui sono fatti i sogni.
Il confronto fra gli ultimi due vincitori delle Next Gen ATP Finals ha incoronato il giocatore oggi più formato e compiuto. Allo stesso tempo, ha tracciato la strada per chi ancora deve farsi, pur se ha già vinto due titoli ATP, raggiunto la prima finale in un Masters 1000 e la 18ma posizione virtuale nel ranking ATP in vista della prossima settimana. Traguardi né banali né scontati a 19 anni.
Tsitsipas torna in finale a Barcellona, dove aveva disputato la sua prima a livello ATP, senza aver concesso break. Al Real Club de Tenis Barcelona 1899, il circolo più antico della capitale catalana, il greco ha vinto dieci delle dodici partite giocate in carriera.
"Sono un po' deluso, ma il tennis va così. Tsitsipas ha giocato i punti importanti" ha ammesso dopo la partita Sinner, terzo nella classifica per match vinti nel 2021 nel circuito ATP.
Il greco, campione delle Nitto ATP Finals 2019, ha parlato di una partita più equilibrata di quanto il punteggio lascerebbe intendere. "Jannik è un grande giocatore, ha una velocità di palla molto alta, è un ragazzo con qualcosa di diverso - ha detto -. Ha avuto diverse occasioni per farmi il break, per mia fortuna sono riuscito a salvarmi. Andare subito avanti nel punteggio mi ha dato molta fiducia. Per me oggi il servizio è stata la chiave del match. E' vero che negli ultimi game non credo di aver servito bene, ma penso di aver fatto molte cose giuste dal punto di vista tattico. Ho giocato avvressivo, sono venuto a rete, ho variato altezza e velocità dei colpi per non dargli punti di riferimento".
Come Rublev, con cui condivide il record di vittorie, Tsitsipas ha guardato e guarda ai Fab 3. Perché ha sempre puntato al posto di numero 1, e studia per arrivarci. I grandi campioni, ha ammesso con parole simili a quelle usate dal russo che ha sconfitto a Montecarlo, è una questione di consistenza. Di continuità fisica e mentale, per riuscire a imporsi settimana dopo settimana, anche quando il livello non sembra all'altezza delle aspettative.
In molte situazioni, ha spiegato, "le persone finiscono per stancarsi della routine, della ripetizione sistematica delle cose, ma è il solo modo per raggiungere qualcosa di paragonabile alla perfezione". In questo, ha spiegato, si è molto ispirato al lavoro quotidiano di Djokovic, Nadal e Federer.
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