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Campioni internazionali

Swiatek sicura regina per 52 settimane: è nell’Olimpo delle “cannibali”

La neo campionessa di Melbourne e 2 del mondo, Sabalenka, rinuncia al torneo WTA di Doha e così le garantisce il primato in classifica per un anno intero, dal 2 aprile 2022 a quello 2023

di | 04 febbraio 2023

Iga Swiatek nel 2022 si è imposta in due major: al Roland Garros e agli Us Open (Foto Getty Images)

Iga Swiatek nel 2022 si è imposta in due major: al Roland Garros e agli Us Open (Foto Getty Images)

Strategia, necessità, attenzione, esperienza. Dopo aver sfatato il tabù Grande Slam, Aryna Sabalenka s’è scoperta più matura e pronta per il prossimo salto di qualità: confermarsi a livello più alto. Perciò, s’è presa una pausa di riflessione, confermando le promesse che aveva fatto dopo il colpaccio delle WTA Finals contro Iga Swiatek: “Nel 2023 non braccherò il numero 1, come prima cosa devo pensare a migliorare e a crescere”. Rinunciando al torneo di Doha e al possibile incrocio con la regina polacca, le ha garantito di ampliare ulteriormente il vantaggio in classifica che già è abissale, assicurandole la certezza di completare 12 mesi di fila sul trono del ranking. Un risultato che proietta Iga nell’Olimpo delle più grandi di sempre.

DOMINIO DOC

La Swiatek è salita al primo posto il 2 aprile dell’anno scorso e ci resterà aritmeticamente almeno fino al 2 aprile di quest’anno, per 52 settimane consecutive, sorpassando Vika Azarenka al 12° posto della speciale graduatoria fra le regine con più settimane al comando e raggiungendo Evert, Navratilova, Graf, Seles, Hingis, Serena, Henin, Barty.

Era un risultato quasi scontato, visto il violento calo di Osaka, Andreescu e Muguruza e l’incostanza di Raducanu, Ostapenko e compagne. Ma è anche un risultato che aumenta il credito dell’erede di Aga Radwanska, capace di esprimere il suo dominio davvero al livello delle più grandi della storia, conquistando due Slam (Parigi e New York), i “1000" di Doha, Indian Wells, Miami, Roma, i “500” di San Diego e Stoccarda, una striscia di 37 vittorie consecutive (da Jelena Ostapenko a Dubai ad Alize Cornet nel terzo turno di Wimbledon 2022), tra le più lunghe del tennis. Una legittima successione di Ashleigh Barty.

Iga Swiatek vincitride degli Internazionali BNL d'Italia 2022

CAMBIALE

A fronte delle 67 partite vinte e degli 8 titoli del 2022, la classifica chiede adesso però alla Swiatek la riscossione di una serie preoccupante di cambiali per difendere 6000 punti WTA prima del via della stagione sull’erba. Quando Iga avrà compiuto 22 anni, il 31 maggio. A pensarci, la situazione parrebbe preludere a un nuovo cambio della guardia, o almeno a un radicale mutamento degli equilibri. Come hanno suggerito due ex giocatrici ai microfoni di Eurosport.

Barbara Schett ha sentenziato: “Il circuito femminile è completamente aperto, può vincere chiunque. Naturalmente ci sarà ancora Iga, ma ora vediamo anche Sabalenka, Rybakina, Jabeur, e la scena è molto più combattuta. Sarà bello assistere a finali del Grande Slam con protagoniste totalmente diverse e penso proprio che il totale dominio di Iga potrebbe finire”. Laura Robson ha aggiunto: “Quest’anno, Iga deve affrontare sfide totalmente diverse, contro rivali come Sabalenka, Jabeur e penso anche Pegula. La polacca ha tanti punti da difendere e sono proprio curiosa di vedere cosa accade, tutte le altre sono cresciute e sono in grado di esprimersi al livello più alto e quindi di conquistarsi una chance. Iga ha davanti sfide davvero molto impegnative”.

PARALLELO

Le ultime sconfitte della numero 1 del mondo, Swiatek, a novembre contro Sabalenka a Fort Worth, ai primi di gennaio contro Pegula in United Cup e poi negli ottavi degli Australian Open contro Rybakina, confortano il pronostico delle ex colleghe della polacca. Che adesso difende il titolo a Doha il 13-18 febbraio anche per recuperare un po’ di fiducia dopo la sconfitta, in lacrime, di Melbourne, e cominciare a parare la possibile emorragia di punti dei prossimi mesi. Mentre la numero 2, Sabalenka, si allenerà per il primo duello annunciato con Iga a Dubai, nella terza settimana di febbraio.

Intanto la regina della classifica, che agli Australian Open ha denunciato di aver fatto un passo indietro nell’approccio ai grandi tornei, troverà magari un po’ di sollievo leggendo i numeri: guida il ranking con 10485 punti, con la bielorussa ad appena 6100, Jabeur a 5210, Pegula a 5000 e Garcia a 4645. E guardando al passato, al compimento della settimana consecutiva numero 52 in  testa alla WTA, avrà superato a quota 44 Lindsay Davenport, a quota 48 Simona Halep e a 49 Caroline Wozniacki. Le immortali sono lontane e forse irraggiungibili, ma Iga è al loro livello. Con Steffi Graf e Serena Williams appaiate nelle 186 settimane-record, Martina Navratiolova a 156, Ash Barty a 114, Chris Evert a 113, Monica Seles a 91, Martina Hingis a 80.


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