Tiriac e Nastase di nuovo in coppia, all’attacco di Serena!

“A quell’età e col peso che si ritrova, non si muove come quindici anni fa. Serena è stata eccezionale,  ma se avesse un minimo di decenza si dovrebbe ritirare”. Non fidatevi delle apparenze, Ion Tiriac non è uno sprovveduto, non inciampa sulla tradizionale buccia di banana, non sbaglia tempi e modi. Se si sbilancia in modo così plateale è per una strategia ben precisa, di solito dettata dal denaro. La tesi più plausibile è che la 39enne afro-americana, primatista di 23 Slam, a una sola tacca dal record di Margaret Smith Court, abbia fatto uno sgarbo al manager romeno già guida di Guillermo Vilas e Boris Becker, ed organizzatore dei Masters in Germania e quindi del torneo di Madrid, che sta puntando forte sul doppio evento uomini-donne nella città spagnola estendendone la durata, nel 2021, a due settimane, dal 27 aprile al 9 maggio.

A ridosso degli Internazionali d’Italia di Roma del 10-16 maggio. Evidentemente, Serena non ha garantito la sua presenza a Madrid, in condizioni di altura e di gioco molto diverse dal Roland Garros preferendo iscriversi al torneo del Foro Italico. E questo ha scatenato la reazione del pittoresco romeno dalla spiccata personalità.

Serena non ha replicato, nell’intervista alla rivista finanziaria Fast Company, ha già puntualizzato recentemente: “Francamente, l’unica ragione per cui gioco ancora è quella di eguagliare i 24 Majors di Margaret”. Ferma nella caccia al record dagli Australian Open 2017, quand’era già incinta,  l’ex incontrastata numero 1 ha perso quattro finali Slam dopo aver superato a quota 23 Steffi Graf.

Ma il marito, Alexis Ohanian, è stato durissimo con l’ex giocatore, poi allenatore, manager ed organizzatore, peraltro considerato il primo contribuente di Romania: “Non so a chi possa interessare qualcosa di Tiriac, mia figlia, di 3 anni, ha vinto più Slam di lui”.

La circostanza curiosa è che Ilie Nastase, il primo cliente, nonché connazionale, amico del cuore e partner di doppio in campo di Tiriac, tre anni fa, da capitano non giocatore della nazionale romena di Fed Cup, alla viglia di un match contro la Gran Bretagna, era stato coinvolto a sua volta in una polemica con Serena.

A una domanda sulla prima maternità della minore delle sorelle Williams, aveva risposto: “Vediamo di che colore è: cioccolato o latte?”. 

Serena l’aveva accusato di razzismo, e il primo numero 1 della classifica ATP, nel 1973, aveva replicato: “Non ho fatto alcuna osservazione razzista, non so nemmeno che cosa sia un’osservazione razzista. Lo sarebbe stato se avessi detto che avrebbe avuto un brutto bambino, nero. Quello sì sarebbe stato razzismo. Rispetto davvero Serena. E’ una delle più grandi tenniste di tutti I tempi e so bene quanto duro lavoro ci sia dietro I suoi risultati. Non sapevo fosse incinta: quando mi hanno fatto una domanda ho risposto in modo spontaneo. Chiedo scusa se si è sentita offesa”.

Per la cronaca, quando giocava, lo chiamavano spesso zingaro e gitano, in senso dispregiativo, e anche Nasty, maleducato, per l’atteggiamento sempre sopra le righe con avversari ed arbitri.

Oggi, interpellato sulla polemica di Tiriac e Serena, il fuoriclasse romeno due volte campione Slam, torna a schierarsi al fianco dell’amico, connazionale, compagno di doppio ed ex manager, soprannominato “Dracula” per lo sguardo truce e i baffi a maniglia. E,  come sua natura contrattacca: “Se quello che il signor Tiriac dice sul tennis non ha più importanza, significa che siamo tutti fuori strada. Serena alla fine può ritirarsi quando vuole, è strettamente un suo problema. Ma penso che il signor Tiriac abbia ragione. Ultimamente, tanta gente dice che Serena dovrebbe fare un passo indietro. Per quanto riguarda poi il post di suo marito, non mi sembra normale. In realtà penso che abbiano un problema con i rumeni, altrimenti non mi spiego la reazione”. 

 Che coppia, i campioni del Roland Garros 1970!