-
Campioni internazionali

Vit Kopriva: chi è costui? Chiedetelo a Shapovalov

L’unico top 10 in gara questa settimana e grade favorito del torneo di Gstaad è stato eliminato dal n.249 del mondo, sconosciuto giocatore ceco, al suo primo torneo ATP

di | 23 luglio 2021

Ma come è possibile che il n.10 del mondo perda contro il n.249? Come si spiega che un talento cristallino come Denis Shapovalov, semifinalista a Wimbledon due settimane fa, si debba arrendere in tre set (quindi dopo essersi impegnato in una lotta) a tale Vit Kopriva, sconosciuto 25enne nativo della Repubblica ceca, proveniente dalle qualificazioni nel suo primo torneo a livello di circuito maggiore?

Certo è una sorpresa ma anche il segno del grande livellamento verso l’alto del tennis contemporaneo. Chi ha seguito il match ieri su SuperTennis (o su SuperTennix), si sarà reso conto che Kopriva, giocatore mei visto prima, era assolutamente in grado di reggere il confronto con un rivale che in maggio, agli Internazionali BNL d’Italia era arrivato a un passo da battere Rafael Nadal, dopo averlo preso a pallate per due ore.

In realtà l’impresa del ceco allenato da Jaroslav Pospisil (ex n.115 del mondo), fa capire meglio la grande difficoltà che oggi comporta essere un top player e ancora di più il valore dei giocatori che raggiungono la top 100 e mantengono a lungo quel livello.

Ormai per potenza e consistenza dei colpi potrebbe risultare difficile distinguere il n. 20 dal n 150 del mondo, osservando solo uno spezzone di match. O addirittura un intero match come quello di ieri tra Shapovalov e Kopriva.

Sono tanti i tennisti che, come punta di rendimento, possono giocare alla pari con i migliori. E talvolta anche batterli. La differenza è nel rendimento complessivo, nella capacità di ripetere quella prestazione, di esprimere quel livello di gioco una settimana dopo l’altra.

Potremmo dire che il livello di un tennista è dato addirittura dal tennis che è in grado di esprimere nelle ‘giornate no’, che nell’arco di una stagione sono di sicuro tante.

Probabilmente oggi sui social Shapovalov verrà massacrato. Verrà accusato di non crescere mai, di essere una grande speranza che non si conferma. La realtà è che i percorsi di crescita sono lunghi e complessi. Ognuno ha i suoi ritmi. E il formidabile Denis si è meritato alla grande l’ingresso tra i Top 10 e resta una dei probabili primattori del dopo Fab 3.

Dall’altra parte è altrettanto vero che anche un tennista di questo livello (come i nostri Berrettini, Sinner, Sonego ecc.ecc.) rischia ogni giorno che scende in campo, sin dal primo turno di un ATP 250, perché anche il n.249 del mondo può stendere il n.10 senza che ci sia da gridare allo scandalo.

Viene in mente la sconfitta di Jannik Sinner al torneo di Lione, in maggio, contro Arthur Rinderknech, allora n. 125 del mondo: gliela rinfacciarono come una figuraccia. In realtà il francese, laureato negli Usa è un signor giocatore, ora è n.100 e questa settimana a Gstaad ha battuto molto nettamente Roberto Bautista Agut, un signor giocatore, n.16 del mondo.

E’ il tennis moderno, baby. Una sfida difficile, giorno dopo giorno, sempre in giro per il mondo, su campi diversi, con climi diversi. Tanto di cappello a chi riesce a emergere. Anche se gli capita di perdere contro il n.249 del mondo.

Loading...

Altri articoli che potrebbero piacerti