La WTA dà appuntamento al 2021

Il circuito rosa era quello che aveva ricominciato prima - proprio in Italia, sulla terra rossa di Palermo - dopo il lockdown di cinque mesi. A conti fatti però ha finito per subire molto più di quello maschile le conseguenze delle cancellazioni a causa della pandemia da Covid 19, soprattutto per via di un baricentro spostato decisamente in Estremo Oriente nell’ultima parte della stagione. Oltre ai 5 tornei asiatici (Pechino, Wuhan, Nanchang, Zhengzhou, Guangzhou) sono state infatti cancellate anche le WTA Finals di Shenzhen, l’evento/vetrina che chiude il tour femminile insieme al “Masters B” di Zhuhai.

Con la conclusione del torneo di Linz, che per non perdere l’edizione del trentennale ha spostato la data dalla quarta settimana di ottobre alla seconda di novembre (nella quale si sarebbero dovute giocare proprio le WTA Finals di Shenzhen), è calato dunque il sipario sulla stagione 2020. Ma i problemi in vista della prossima stagione non sono affatto risolti.

Lunedì 16 novembre la Women’s Tennis Association, presieduta da Steve Simon, ha pubblicato la classifica di fine anno, a conclusione di una stagione, influenzata dalla pandemia, che ha visto comunque il tour attraversare 14 Paesi per un totale di 27 eventi, inclusi tre Slam e tre WTA 125K.

Tradizionalmente il ranking WTA si basa su un sistema di 52 settimane con i risultati dei migliori 16 tornei per il singolare ed 11 per il doppio. Quando a marzo tutto si è fermato a causa della pandemia, le classifiche sono state congelate, consentendo ai punti di estendere la validità oltre la consueta finestra. Con il sistema rivisto il ranking di una giocatrice comprende i migliori 16 risultati in singolare e i migliori 11 risultati in doppio in base ai punti ottenuti tra marzo 2019 e dicembre 2020 e include i punti "Better of 2019 e 2020" guadagnati a livello di Tour e gli eventi del Grande Slam.

L’australiana Ashleigh Barty ha chiuso la stagione come numero uno per il secondo anno consecutivo, dopo aver consolidato il suo primato il 24 giugno 2019, portando a 50 le settimane totali in vetta alla classifica.

Nella stagione 2019 Barty è apparsa in sette finali, vincendo tra l’altro al Roland Garros e alle WTA Finals di Shenzhen.

Nel 2020, dopo aver iniziato la stagione alzando il trofeo in casa, all’Adelaide International, e raggiungendo due semifinali consecutive agli Australian Open e a Doha, alla fine del lockdown ha scelto di non ricominciare a giocare per il resto della stagione.

Passando al doppio, la cinese di Taipei Hsieh Su-Wei ha chiuso per la prima volta in carriera al comando della classifica di specialità (è alla 26esima settimana non consecutiva in vetta).

In coppia con la ceca Barbora Strycova, che ha terminato l’anno al numero due, Hsieh ha conquistato i titoli di Brisbane, Dubai, Doha e Roma, ed ha raggiunta la finale agli Australian Open.

Nonostante la quantità limitata di match in questa stagione, il WTA Tour ha prodotto molti momenti memorabili evidenziati dalle stelle emergenti e dalle nuove campionesse Slam Sofia Kenin e Iga Swiatek, conferme di talenti come Simona Halep e Naomi Osaka e grandi ritorni come quelli di Victoria Azarenka e Tsvetana Pironkova.

Statistiche e cifre chiave della Top 10 di fine anno WTA 2020:

1. Barty diventa l’undicesima giocatrice a chiudere la stagione da numero uno per più anni consecutivi;

2. Halep firma la serie più lunga - e l’ottava migliore nella storia della WTA - di presenze in top ten: 336 settimane consecutive (al 16 novembre 2020);

3. Osaka conclude la sua stagione al terzo posto per il secondo anno consecutivo (nel 2018 era quinta);

4. Kenin finisce la stagione in top ten per la prima volta in carriera (nel 2019 era 14esima);

5. Svitolina firma la terza serie più lunga in top ten con 163 settimane consecutive dietro Halep (336) e Pliskova (199);

6. Pliskova (Karolina) chiude la stagione per la quinta volta consecutiva al quinto posto;

7. Andreescu difende la sua posizione in top ten per il secondo anno di fila nonostante non abbia giocato nemmeno una partita, diventando la seconda canadese a riuscirci dopo Bouchard (2014-2015);

8. Kvitova chiude la sua ottava stagione non consecutiva in top ten;

9. Bertens finisce al numero 9 per la terza stagione consecutiva, terzo piazzamento di fila per lei nella top ten di fine anno;

10. Sabalenka chiude per la prima volta l’anno in top ten dopo due stagioni consecutive terminate in undicesima posizione.