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Si chiude con un accordo la causa tra il tedesco e l'ex agente Patricio Apey. In una lunga intervista al settimanale tedesco Der Spiegel, il tedesco torna sulle accuse della ex fidanzata Olga Sharypova: "Non dice la verità" dichiara. Parlano anche i suoi genitori. Il padre rivela: "A fine 2019 mi ha chiamato, ma non ha detto niente di male su Sascha"
di Alessandro Mastroluca | 11 dicembre 2020
"Non sta dicendo la verità". Alexander Zverev nega le accuse di violenza dell'ex fidanzata Olga Sharypova. Il tedesco si difende in un'intervista concessa a Marc Hujer e Thilo Neumann del settimanale Der Spiegel. Non un giornale sportivo, dunque, ma una rivista tra le più influenti che fa parte del Consorzio investigativo europeo (EIC) a cui si devono inchieste su corruzione, evasione fiscale, fondi in nero in paradisi come Panama o sulle ombre che si addensano nel mondo del calcio ("Football Leaks").
I giornalisti parlano anche con il fratello maggiore del numero 1 di Germania, Mischa Zverev, con il padre Alexander senior e la madre, Irina Zvereva. L'immagine che offrono di sé è quella di una famiglia unita che sta attraversando un periodo difficile per colpa di chi si è inserito da fuori. Vale per Olga, che ai genitori di Sascha non sarebbe mai troppo piaciuta, dicono nell'intervista. Vale per l'agente Patricio Apey, che gli ha fatto firmare un contratto a 15 anni, a cui Zverev ha fatto causa. Il tedesco, convinto che il cileno non stesse agendo in maniera corretta, ha rotto il contratto nel 2019 e si è unito alla Team 8, l'agenzia di Roger Federer. Il procedimento si è chiuso con un accordo extra-giudiziale i cui dettagli non sono stati resi noti. "E' un bel giorno, finalmente posso mettermi alle spalle quel contratto ingiusto e oppressivo" ha commentato Zverev, come riferisce in una dichiarazione il suo avvocato Mark Stevens.
Le due vicende si intrecciano con le rivelazioni di un'altra ex fidanzata del tedesco, la modella Brenda Patea che ha dichiarato di aspettare un figlio da lui ma di volerlo crescere da sola. "Abbiamo visioni molto diverse della vita: per lui chi vive accanto a un atleta deve sottomettersi" ha detto.
"E' davvero una coincidenza?" si chiedono i giornalisti di Der Spiegel. Secondo Hujer e Neumann, la famiglia Zverev starebbe iniziando a credere che ci sia qualcos'altro dietro per spiegare le quasi contemporanee dichiarazioni di Brenda e Olga. Hanno ragione loro? "O la famiglia Zverev, che ha dedicato tutta la vita al tennis, ha sviluppato una sua versione della realtà?" si chiedono gli autori dell'intervista.
Il gioco di Alex Zverev dalla A alla Z
In gioco, c'è la reputazione del miglior tennista tedesco dai tempi di Boris Becker e Michael Stich, che Roger Federer ha voluto con sé nel tour record di esibizioni in America Latina alla fine del 2019. Novak Djokovic l'ha difeso, ha detto di avere un buon rapporto con lui visto che si conoscono da tempo, ma si è detto favorevole ad aggiungere nel regolamento ATP una norma sul modello delle leghe americane per indagare su casi di violenza domestica. "La vicenda di Zverev può essere di ispirazione" ha spiegato.
Di fronte alle accuse di Olga Sharypova, a rischio c'è l'intera costruzione della famiglia Zverev, arrivata in Germania dalla Russia nel 1991 con 500 marchi tedeschi e l'appoggio di un conoscente che ha aiutato Alexander senior a trovare lavoro come maestro di tennis. Una famiglia, scrivono i giornalisti, "che ha pianificato la vita di Sascha in modo che le condizioni fossero perfette per lui. Volevano che diventasse un tennista di classe mondiale". Non stupisce che adesso si stringano ancora intorno a lui.
Sascha racconta di essere venuto a conoscenza delle accuse di Olga sul divano della casa dei genitori ad Amburgo. L'ha scoperto anche lui leggendolo su Internet. La sua ex fidanzata ha prima scritto un post su Instagram senza nominarlo direttamente poi ha parlato con giornalisti di un sito russo e poi con Ben Rothenberg che ha pubblicato una lunga intervista sul sito del magazine Racquet. Ha raccontato una serie di essere stata picchiata da Zverev, di essere scappata dall'hotel in cui alloggiavano durante lo US Open del 2019 perché si sentiva in pericolo di vita, di aver tentato il suicidio.
"Avevano uno stile di vita troppo diverso. Sascha è un atleta con un regime disciplinato da seguire giorno dopo giorno, lei era più una da feste" ha raccontato Alexander senior. Anche se proprio la partecipazione a una festa in spiaggia a Montecarlo, mentre avrebbe dovuto rimanere in isolamento dopo la partecipazione all'Adria Tour, ha reso Alexander junior bersaglio di motivate critiche la scorsa estate.
Anche mamma Irina non conserva buoni ricordi di Olga, almeno così racconta. "Ogni madre vorrebbe una brava nuora" ammette. Ma Sharypova, dice nell'intervista, la considerava come una rivale per le attenzioni di Sascha. Fa riferimento a piccoli litigi quotidiani, che avvicinano la vita del campione a quella dei suoi tifosi: perché certe dinamiche restano universali.
Irina discuteva con Olga sulle magliette di ricambio nella borsa di Sascha per gli allenamenti, che la madre continuava a preparargli come aveva sempre fatto. E poi non gli piaceva quando lei si alzava da tavola e chiedeva a Sascha di seguirla anche se non tutti avevano finito di mangiare.
Alexander senior ricorda però che si erano lasciati in buoni rapporti. Racconta che a dicembre del 2019, due mesi dopo la fine della relazione con il figlio, Olga gli avrebbe telefonato ammettendo di aver commesso molti errori con lui. Ma non avrebbe detto nulla di male su Sascha, secondo la versione di suo padre.
A un anno di distanza da quella telefonata, le sue accuse pesano sul numero 7 del mondo e per riflesso sul fratello Mischa e i genitori. "Le amicizie vanno e vengono. Le relazioni vanno e vengono - dice Sascha -. Ma la famiglia no, non puoi cambiarla. E noi siamo una famiglia unita. Non c'è altro da dire".
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