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Matteo Arnaldi sfiderà Lorenzo Musetti al secondo turno degli Internazionali BNL d'Italia. Il sanremese continua la sua crescita, che il coach Alessandro Petrone ha raccontato a SuperTennis
12 maggio 2023
Ci teneva Lorenzo Musetti ad aprire il suo cammino agli Internazionali BNL d'Italia 2023 contro Matteo Arnaldi. Ci tiene, chiaramente, il sanremese pronto a dare continuità dopo il successo su Diego Schwartzman che ha illuminato la notte di Roma.
"E' un match molto importante, ci tiene tanto per l'importanza del torneo e dell'avversario. Matteo avrà le carte in regola per giocarsela" ha detto coach Alessandro Petrone, ospite negli studi di SuperTennis.
Il sanremese, 46mo italiano entrato in Top 100 nell'ultimo mezzo secolo, ha evidentemente preparato il match nei minimi dettagli. "Per battere Schwartzman devi essere ordinato, giocare tutti i punti. Matteo è stato bravissimo a fare tutto quello che avevamo pianificato nel primo, poi Diego ha alzato il livello nel secondo, ma Matteo è stato bravo a reagire all'inizio del terzo. E quel vantaggio si è rivelato decisivo"
L'ultimo game è durato quasi un quarto d'ora: una partita nella partita, con alcuni dei punti migliori dell'incontro. Il segno di un cambio di passo, già evidente dopo la vittoria su Casper Ruud a Madrid, la prima in carriera contro una Top 5. "Dopo la trasferta americana, ha giocato Sanremo, torneo di casa, ma era deluso dalla sconfitta al primo turno. Da Murcia gli ho chiesto una reazione soprattutto mentale. L'ha fatto, è andata bene e da lì è scattato qualcosa" ha sottolineato Petrone.
Proprio a Murcia, la sua stagione è cambiata. La vittoria della svolta, ha raccontato Petrone, "l'ha ottenuta al secondo turno con Coppejans. Matteo stava giocando male, era sotto 63 31, ma è stato attaccato alla partita, l'ha vinta con grinta e poi ha conquistato il torneo".
Petrone, coach classe 1992 che aveva allenato per un anno Edoardo Eremin, suo grande amico, ha svolto il primo allenamento con Arnaldi il 18 maggio di due anni fa. Allora Arnaldi era intorno alla posizione numero 900 del mondo. "Matteo è un grandissimo lavoratore, una caratteristica che ho intravisto da subito. Ha una dedizione, una passione incredibili, una professionalità pazzesca ed è questo che gli ha permesso di arrivare in Top 100 in un tempo di fatto breve. Dobbiamo capire che la normalità non è quella degli Alcaraz, dei Sinner, dei Rune".
Petrone ha parlato anche del lavoro dal punto di vista tecnico. "Abbiamo lavorato soprattutto sul servizio per migliorarne l'efficacia. Ora anche la velocità di punta si è alzata, raggiunge anche i 205 kmh e oltre. Adesso stiamo lavorando su variazioni e percentuale - ha concluso -. A livello tattico stiamo lavorando sull'ordine e sulla solidità, e penso si sia visto contro Schwartzman in particolare nel primo set. Io vorrei che giochi tanto con il diritto, che è il suo colpo naturale, quello con cui fa più male, mettendoci qualche variazione con la palla corta, senza abusarne".