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Campioni internazionali

Djokovic, il servizio arma in più per il record Slam | VIDEO

"Rafa Nadal è il mio più grande avversario" ha detto Novak Djokovic alla vigilia dell'ATP 500 di Dubai. L'obiettivo mai nascosto del serbo è staccare il maiorchino nella classifica dei campioni Slam più titolati di sempre.

di | 28 febbraio 2023

"Ogni torneo per me è importante, soprattutto in questa fase della mia carriera. Certo, non è un segreto che gli Slam siano la mia priorità. Ho dedicato tutta la vita all'obiettivo di raggiungere grandi risultati nel tennis". Novak Djokovic, con tono misurato e parole decise, mette ancora una volta in mostra la sua insaziabile ambizione in un'intervista per l'ATP alla vigilia dell'ATP 500 di Dubai in cui è il secondo campione più titolato dopo Roger Federer. 

Una motivazione che non conosce confini né pause quella del serbo, che ha iniziato la sua 378ma settimana da numero 1 del mondo, record assoluto fra uomini e donne da quando esiste il ranking computerizzato.

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Djokovic punta a chiudere la carriera con più titoli Slam di tutti nella storia del gioco. E dunque a staccare Rafa Nadal in classifica. Grazie al trionfo all'Australian Open, infatti, il serbo ha eguagliato i 22 major del maiorchino, due in più dei 20 di Roger Federer. "Sembra una partita di pallamano, Serbia e Spagna ora sono 22 pari" commentava Goran Ivanisevic dopo la finale di Melbourne.

"Rafa è senza dubbio il mio più grande rivale" ha detto Djokovic nell'intervista. E gli appassionati già pregustano una sfida pigliatutto Djokovic-Nadal in finale al Roland Garros, per il titolo, per la gloria, per la storia, per un record da leggenda.

"Il Roland Garros è comunque ancora lontano - ha aggiunto il serbo -, non posso che lavorare settimana dopo settimana per migliorare". E a giudicare dai numeri raccolti nella sua analisi da Craig O'Shannessy, coach australiano pioniere della match analysis che collabora anche con la Federazione Italiana Tennis e Padel, nel 2023 Djokovic è riuscito ancora a migliorare.

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Djokovic, servizio da re nel 2023: i numeri

"Il Roland Garros è comunque ancora lontano - ha aggiunto il serbo -, non posso che lavorare settimana dopo settimana per migliorare". E a giudicare dai numeri raccolti nella sua analisi da Craig O'Shannessy, coach australiano pioniere della match analysis che collabora anche con la Federazione Italiana Tennis e Padel e in passato ha fatto parte dello staff di Nole, nel 2023 Djokovic è riuscito ancora a migliorare.

Il serbo ha vinto tutte le prime 12 partite giocate finora in stagione. Al servizio, scrive O'Shannessy, "è una macchina". Ha tenuto infatti il 94,38% dei turni di battuta (151/160). Se il miglior interprete della risposta diventa anche il miglior battitore del circuito, per gli avversari i problemi raddoppiano.

Nelle dodici partite giocate ha vinto il primo punto dei suoi game di servizio nel 75% dei casi; ai suoi avversari è riuscito solo nel 66% dei turni di battuta. Inoltre ha perso solo sei volte il servizio dopo essere partito sul 15-0 e ha breakato una volta ogni quattro game in cui gli avversari erano partiti avanti 15-0 al servizio. Ancora più ampia la differenza di turni di battuta tenuti dopo aver perso il primo punto: 90% Djokovic (36/40), 55% i suoi avversari (28/51).

Dal punto di vista tattico, O'Shannessy fa notare come Djokovic, diversamente dalla maggior parte dei giocatori, da sinistra non gioca una seconda carica a uscire verso il rovescio dell'avversario, ma preferisce una traiettoria in slice al centro o al corpo. Finora ne ha giocate 72, di seconde di servizio da sinistra, verso la T, il doppio rispetto a quelle dirette verso il punto più esterno del quadrato di battuta.

Grazie al servizio, Djokovic ha ottenuto anche un rilevante vantaggio competitivo. Considerando tutte le 12 partite giocate finora, ha ottenuto il 20% di punti in più dei rivali quando ha giocato il diritto come primo colpo dopo il servizio, e il 21% in più con la combinazione servizio-rovescio. Con la sua strategia in risposta, e un servizio così, batterlo diventa una missione quasi impossibile.

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