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Campioni internazionali

Raonic ci riprova: "Vuole esserci in Australia"

L'ex numero 3 del mondo Milos Raonic ha in programma di giocare dai 20 ai 30 set a dicembre in allenamento. "Se andrà bene, giocherà in Australia" ha detto il coach Tudor a Sportklub

di | 23 dicembre 2022

Milos Raonic vuole riprovarci. A dicembre il canadese, che non gioca una partita dal torneo di Atlanta di luglio 2021, prevede di giocare dai 20 ai 30 set dopo un controllo per verificare il recupero dagli infortuni a Toronto. Se i risultati dovessero soddisfare, e tutto dovesse andare secondo i piani, tornerà in campo per la stagione australiana. 

L'annuncio arriva direttamente dal suo allenatore, il croato Mario Tudor, in un'intervista con il quotidiano croato SportKlub. "Avrà avuto qualche dubbio, qualche brutto pensiero, ma chi non lo avrebbe avuto dopo aver saltato quasi due stagioni - ha detto Tudor, che lo segue da quattro anni -. Ma Raonic ama tantissimo il tennis, ed è motivatissimo a rientrare. Devo dire non per ragioni economiche, è molto attento nell'amministrare i suoi guadagni, ma perché davvero adora giocare a tennis".

Raonic, ha spiegato Tudor, "all'inizio del 2021, Milos soffriva già di dolori al tendine d'Achille, il suo fisico è più da pallamano che da tennis. Tuttavia, dopo il torneo di Atlanta, la risonanza magnetica ha mostrato che il tendine era completamente distrutto. Dopo un anno dopo, riusciva a caricare molto sulla gamba, così siamo andati in Italia per allenarci dieci giorni con la prospettiva di rientrare nei tornei sul cemento in Nord America della scorsa estate. Ma gli è caduto un peso sul piede e si è rotto l'alluce".

Per cui altri due mesi senza allenamento e orizzonte del rientro ancora spostato a inizio 2023.

Primo canadese capace di entrare in Top 10, nel 2013, Raonic ha vissuto la sua stagione migliore nel 2016. A Wimbledon superò Roger Federer in semifinale diventando il primo canadese in una finale Slam. Alle Nitto ATP Finals si fermò a un punto dalla finale ma concluse la stagione da numero 3 del mondo, la sua classifica migliore in carriera a fine anno. Complessivamente, ha centrato altre tre semifinali e dieci quarti di finale Slam e quattro finali nei Masters 1000. Nel circuito ATP ha vinto otto titoli, l'ultimo a Brisbane nel 2016 in finale su Federer.

Il fuoco della competizione, l'insoddisfazione per quel discorso rimasto sospeso, non è ancora spento. Ne è convinto Tudor, coach di Spalato che allenava Goran Ivanisevic quando il croato, in tabellone solo grazie a una wild card, vinse Wimbledon nel 2001. Nel corso della sua carriera, ha seguito anche Bernard Tomic che sotto la sua guida è arrivato ai quarti a Wimbledon.

Con Raonic, che è nato a Podgorica, in Montenegro, "c'è una relazione molto stretta" ha detto Tudor. "Fra noi si è creata un'amicizia che sono convinto resterà anche dopo la fine della mia carriera. Andare in Canada ora, per me, significa andare a trovare un amico e non a un appuntamento con il mio datore di lavoro".

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